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Gfn Varsavia, Farsalinos: “Ecig non è farmaco ma aiuta a dimenticare le bionde”

Non ci stanno a vedere criminalizzate le sigarette elettroniche e i nuovi dispositivi a potenziale rischio ridotto (Rrp) solo sulla base di “prove non scientificamente documentate”. E rilanciano “l’aiuto efficace che questi prodotti possono dare per la disassuefazione del vizio e il contrasto alle patologie legate all’inalazione di sostante cancerogene frutto della combustione del tabacco”. E’ il messaggio che arriva dagli oltre cento medici, ricercatori ed esperti riuniti a Varsavia per il secondo Global Forum on Nicotine (Gfn). “L’interpretazione dei risultati di alcune ricerche condotte sui rischi delle sigarette elettroniche, come e a chi questi dati vengono veicolati, è completamente falsata – spiega Konstantinos Farsalinos, ricercatore dell’Onassis Cardiac Surgery Center di Atene – Ci sono spesso zero informazioni sul fatto che i fumatori che passano alle e-cig smettono con le vecchie sigarette. Mentre a chi non ha mai fumato viene veicolato il messaggio che le e-cig sono pericolose. Ma non e’ cosi”. “Con la prima generazione di questi dispositivi diceva addio alle bionde il 7-8 per cento di chi provava le e-cig, con la seconda generazione siamo arrivati al 25 per cento, con l’ultima possiamo dire di aver superato il 30 per cento. Questo – aggiunge l’esperto – perché riescono a dare alle persone una maggior ‘soddisfazione’ rispetto alle tradizioni terapie per smettere, evitando che possano stancarsi e abbandonare.

Farsalinos
Konstantinos Farsalinos

La tecnologia corre veloce e progredisce sempre più permettendoci di incrementare la quota di chi smette con le sigarette normali”. Farsalinos da anni studia gli effetti delle sigarette elettroniche sull’organismo. E’ stato tra i cinquanta scienziati di caratura mondiale (tra cui gli italiani Umberto Veronesi, Umberto Tirelli e Riccardo Polosa) che nel 2014 scrissero all’Oms affinché non venissero lanciati allarmi e divieti contro le e-cig basati su supposizioni. “Oltre trenta studi – osserva Farsalinos – negli ultimi anni hanno certificato che la sigaretta elettronica e’ sicura al 95 per cento, c’e’ un piccolo rischio dovuto al fatto che parliamo di un dispositivo che contiene delle sostanze, e ovviamente non deve essere raccomandata a chi non ha mai fumato. Ma per chi per decenni ha consumato trenta-quaranta sigarette tradizionali no, passare alla sigaretta elettronica apporta dei benefici, a livello fisico e respiratorio ad esempio”. Per anni i medici hanno provato di tutto per far smettere di fumare e limitare lo sviluppo delle patologie correlate: “Ora – osserva il medico – abbiamo intrapreso una strada nuova: rendere la sigaretta meno pericolosa, con diverse tecnologie sempre piu’ raffinate, che hanno eliminato le sostanze chimiche pericolose frutto della combustione del tabacco e della carta”. Dobbiamo essere realisti e capire – ricorda Farsalinos – che molte persone useranno la e-cig per molto tempo perché non riescono ad abbandonare il piacere della nicotina e la quotidianità del gesto. Va detto che la sigaretta elettronica non è un farmaco, che si prende e si smette d’incanto di fumare. E’ però – conclude Farsalinos – un aiuto per ridurre drasticamente gli effetti negativi, ormai scientificamente appurati, della sigaretta tradizionale sull’organismo”.

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