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Ecig, Ue finanzia la ricerca con 3 milioni di euro

Tre milioni di euro per finanziare la ricerca sulla sigaretta elettronica. Stanziati dall’Unione europea, il progetto durerà sino al novembre 2019 e ha come obiettivo il miglioramento delle conoscenze sul fumo passivo e sulle emissioni delle sigarette elettroniche. Il progetto riunisce i principali istituti accademici, organizzazioni non governative e centri di ricerca europei che lavoreranno insieme per contribuire significativamente alle conoscenze attuali sul fumo passivo e sulle emissioni delle sigarette elettroniche. Verrà usato un approccio multidisciplinare. Il gruppo di lavoro è infatti composto da esperti in sanità pubblica, epidemiologia, pneumologia, medicina del lavoro, legislazione ed economia sanitaria.

L’obiettivo comune, si legge sul comunicato stampa, è descrivere l’esposizione al fumo passivo e al vapore della sigaretta elettronica in Europa e migliorare le conoscenze sugli effetti di queste emissioni sulle malattie respiratorie. Il progetto si occuperà anche di sviluppare dei metodi per misurare il fumo passivo e le emissioni delle sigarette elettroniche nelle case e nelle automobili, e contribuirà alla ricerca di approcci semplici ed economici per motivare i fumatori a rendere le loro case libere dal fumo. Il progetto cercherà di chiarire l’impatto che il fumo passivo ha sulla popolazione europea, e come le conseguenze sulla salute varino in base alle caratteristiche socio-economiche, con particolare attenzione a gruppi di popolazione vulnerabili come i pazienti affetti da malattie polmonari croniche.

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Coordinato dall’Institut Català d’Oncologia di Barcellona, il progetto TackSHS coinvolge 11 istituti di ricerca provenienti da sei diversi paesi europei. Tra le organizzazioni coinvolte, ben tre sono Italiane. L’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano si occuperà di condurre un’indagine di popolazione in dodici paesi europei con l’obiettivo principale di stimare l’esposizione al fumo passivo e alle emissioni della sigaretta elettronica in Europa, individuarne i determinanti, e valutare il rispetto degli attuali divieti di fumo e la propensione verso nuove politiche di controllo del tabagismo e del fumo passivo; l’Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica di Firenze si occuperà di stimare la mortalità e l’incidenza di malattia attribuibile al fumo passivo in Europa, analizzando diverse fonti di dati, inclusi i dati sull’esposizione raccolti nell’indagine di popolazione condotta dall’Istituto Mario Negri; l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano si occuperà di sviluppare e confrontare diversi metodi di misurazione del particolato e delle altre sostanze presenti nel fumo passivo e nelle emissioni della sigaretta elettronica che vengono diffuse nell’ambiente. L’Istituto Nazionale dei Tumori sarà anche responsabile della calibrazione degli strumenti che verranno utilizzati dagli altri componenti del progetto.

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