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Nicotina in subOhm, minore gradazione ma più frequenza

La dipendenza non varia nel tempo: la tesi dimostrata dal professor Etter

La sigaretta elettronica evita gli effetti della combustione ma non limita l’assunzione di nicotina che sarebbe identica a quella ricercata, ed assunta, attraverso la sigaretta tradizionale. Questa è la conclusione cui è arrivata la ricerca del professor Jean-François Etter, tra i più autorevoli esponenti in materia.
Secondo quanto pubblicato e riportato su Science Direct , i vapers tenderebbero ad abbassare col tempo il livello di nicotina ma allo stesso tempo utilizzerebbero il device più volte durante la giornata. La quantità di nicotina inalata, dunque, rimarrebbe sempre la stessa. Etter ha eseguito l’indagine analizzando 98 vapers tra francesi, statunitensi e svizzeri, ai quale ha prelevato un campione di saliva ad inizio ed a fine ricerca. Tutti utilizzavano liquidi con gradazione 11 mg di nicotina e, per la prova, è stato detto loro di utilizzare per otto mesi soltanto liquidi con una concentrazione di nicotina di 6 mg. La seconda misurazione effettuata da Etter ha dimostrato che la nicotina presente nella saliva del campione non era diminuita anzi, era passata mediamente da 252 nanogrammi a 307 nanogrammi.
Anche la quantità media di liquido consumato mensilmente da ogni vapers era aumentato da 80 millilitri a 100 millilitri. Etter ha trovato una spiegazione nei nuovi devices utilizzati dai vapers, quelli definiti di seconda e terza generazione. “Al centro dell’analisi sono anche gli strumenti di seconda e terza generazione – ha spiegato Etter – Permettono di regolare voltaggio, wattaggio e temperatura della sigaretta elettronica che produce così più potenza, una nuvola più densa, un sapore più intenso e un maggiore colpo in gola“. Questa ultima caratteristica sarebbe alla base della minore necessità di nicotina dentro il liquido, ma allo stesso tempo spiega anche perché occorre utilizzarne di più per ottenere il medesimo soddisfacimento dalla propria dipendenza. Non è quindi escluso che, nel tentativo di abbassare il livello di nicotina, i vapers siano indotti a vaporizzare con più frequenza, quindi assumendo una quantità di nicotina nel tempo ancora maggiore.

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