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di Stefano Caliciuri
L’associazione nazionale del fumo elettronico spagnolo, Ance, pubblica i fatturati dei propri associati, a dimostrazione che il settore sta vivendo un periodo di ripresa. Cifre alla mano, i produttori spagnoli vogliono così dare un segnale chiaro al governo e ai consumatori: la sigaretta elettronica è uno strumento affidabile nella lotta alla dipendenza da tabacco.
L’ssociazione ha calcolato in 220mila i vapers spagnoli a fronte dei 200mila del 2014. Le stime farebbero salire la cifre a 245mila per il 2016. Nel 2012, anno di lancio dell’ecig, i consumatori erano 50mila, per passare a 600 mila l’anno successivo. La ripresa, dunque, è timida ma costante da almeno due anni. Secondo Ance, “questa rivoluzione culturale segue analoghi comportamenti di altri mercati europei, come Regno Unito, Francia e Italia“. Non essendo state diffuse cifre ufficiali per il mercato italiano, l’associazione spagnola cita soltanto i numeri prodotti dal Regno Unito (2milioni 600mila utilizzatori), Francia (un milione e mezzo) e Stati Uniti (tra i 15 e i 21 milioni).
Per quanto riguarda il fatturato, le aziende spagnole nel 2015 hanno fatto segnare un aumento del 15 per cento, totalizzando circa 45 milioni di euro. Le previsioni per il 2016 segnano un rialzo di un ulteriore 12 per cento che, se confermato, dovrebbe raggiungere un fatturato di 52 milioni di euro.