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di Barbara Mennitti
Scelta coraggiosa e in controtendenza per il Servizio Sanitario Nazionale di Glasgow e Clyde. Pazienti, visitatori e staff potranno utilizzare la sigaretta elettronica nelle pertinenze esterne degli ospedali. La regola che ne vietava l’uso è stata abolita martedì scorso nello sforzo di contribuire a far scendere il numero dei fumatori. Via libera al vaping dunque, nei cortili e nei giardini degli ospedali, con la richiesta di allontanarsi dalle entrate e le uscite. Persiste, invece il divieto di svapare all’interno dei palazzi ospedalieri.
La decisione dell’SSN scozzese rappresenta una forte presa di posizione in favore dell’ecig, perché la consacra come metodo per smettere di fumare e, soprattutto, opera una netta distinzione fra sigaretta elettronica e sigaretta tradizionale. Così, infatti, la dottoressa Emilia Crighton (nella foto mentre “caccia” una sigaretta, ndr), direttore del settore Salute pubblica del SSN di Glasgow & Clyde, motiva la scelta: “In Scozia il tabacco è ancora la più comune causa delle morti evitabili e il fumo è responsabile di circa un quarto di tutti i decessi.“
“Vogliamo permettere l’uso della sigaretta elettronica nelle nostre pertinenze – continua Crighton – per dare ai nostri pazienti, al nostro staff e ai visitatori maggiori possibilità di smettere di fumare. Negli ultimi 10 anni la percentuale dei fumatori è scesa dal 37 al 25%. Credo che permettere l’uso delle ecig sia uno strumento nella lotta al fumo e che ci aiuterà a ridurre ancora di più il numero dei fumatori”.
Nell’aprile dello scorso anno una norma nazionale aveva proibito il fumo di tabacco in tutte le pertinenze degli ospedali scozzesi, ma era stata lasciata libertà alle autorità sanitarie locali di decidere come comportarsi in materia di sigaretta elettronica. Il SSN di Glasgow e Clyde era fra quelli che aveva deciso di estendere il divieto anche al vaping. Oggi, invece, le autorità sanitarie locali hanno cambiato idea.