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Corea del Sud, boom della sigaretta elettronica: +300%

L’uso della sigaretta elettronica in Corea del Sud ha registrato un forte incremento da quando il prezzo delle sigarette tradizionali e del tabacco è stato quasi raddoppiato. L’intento del governo era scoraggiare il tabagismo ed infatti molti coreani si sono rivolti alla meno dannosa alternativa del vapore.

di Beatrice Mauri

L’uso della sigaretta elettronica nella Corea del Sud ha registrato un forte incremento da quando all’inizio dello scorso anno il prezzo delle sigarette tradizionali e del tabacco è stato quasi raddoppiato. L’intento del governo era quello di scoraggiare il tabagismo, scopo raggiunto visto che molti coreani si sono rivolti alla meno dannosa alternativa del vapore.
Secondo i dati resi noti dal Ministero della salute di Seul la percentuale di uomini al di sopra dei 18 anni che utilizza l’ecigarette è passata dal 2% del 2013 al 4% del 2014, per poi attestarsi al 7,1% nel 2015. Numeri decisamente più bassi in valore assoluto ma in termini percentuali più alti, invece, per le donne coreane: ad utilizzare il vaporizzatore personale era lo 0,3% nel 2013, lo 0,4 nel 2014 e l’1,2 nel 2015.
Anche le importazioni di sigarette elettroniche e prodotti ad essa correlati hanno registrato un segno positivo nel periodo preso in esame. Le autorità doganali coreane hanno registrato un volume di importazioni pari 13,5 milioni di dollari nel 2015. Un netto balzo in avanti rispetto ai 2,3 milioni del 2013, ma anche ai 10,1 del 2014. In termini quantitativi si parla di 196 tonnellate di merce nello scorso anno, paragonate alle 31 del 2013 e alle 138 del 2014.
Per quanto riguarda invece i liquidi, nel 2015 ne sono entrate nel Paese 86 tonnellate per un giro di 5,37 milioni di dollari. Anche qui la crescita è netta: erano 17 tonnellate nel 2013 e 66 nel 2014.

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