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Usa, le reazioni alle nuove regole sulla sigaretta elettronica

Illustri esponenti del mondo scientifico ed economico prendono posizione contro la nuova normativa della Food and Drug Administration che presto regolamenterà in maniera retroattiva il settore del vaping.

di Barbara Mennitti

Il duro colpo inferto all’intero settore del vaping americano (consumatori compresi) dalla nuova regolamentazione della Federal Drug Administration che equipara in tutto la sigaretta elettronica ai prodotti del tabacco inizia a suscitare le prime reazioni critiche. Sul sito della Casa Bianca è già stata inserita una petizione per chiedere di modificare la classificazione dei prodotti del vaping. La soglia da raggiungere è 100mila firme entro il 4 giugno e sembra un obiettivo più che realizzabile, visto che a meno di 24 ore dalla pubblicazione le firme raccolte sono già oltre 38mila. Naturalmente con il raggiungimento della soglia stabilita, si riceverà solo una risposta dalla Casa Bianca. Ma questo non vuol dire che la classificazione delle ecig sarà modificata.

Nel frattempo arrivano anche i primi pareri scientifici che argomentano dure critiche alla decisione della FDA. L’Heartland Institute, think tank che ha come scopo di promuovere soluzioni di libero mercato ai problemi sociali ed economici, ha messo a disposizione della stampa le dichiarazioni in materia di quattro suoi membri illustri. UsaCome Brad Rodu, professore di medicina presso l’Università di Louisville, esperto in ricerca sulla riduzione del danno del tabacco e Senior Fellow dell’istituto, che ha giudicato “fondamentale che negli Usa i 39 milioni di fumatori e i nove milioni di vapers continuino ad avere accesso a prodotti smoke-free a basso rischio, incluse le sigarette elettroniche. Tenere il tabacco lontano dai bambini è importante – ha continuato Rodu – ma la normativa non deve impedire agli adulti l’accesso a questi prodotti salvavita”.

usa2Ancora più duro è Matthew Glans, Senior Policy Analyst, che giudica la mossa della Fda “insensatamente miope”. “Svapare – spiega – non è come fumare il tabacco e molti ricorrono alle sigarette elettroniche proprio per smettere di fumare, riducendo così la probabilità di soffrire in futuro di gravi malattie legate al tabacco come il cancro ai polmoni”. Glans conclude gettando un occhio anche al mercato: “Questa pesante regolamentazione bloccherà dozzine di nuovi prodotti innovativi, impedendo persino che arrivino sul mercato e lasciando una scelta limitata a chi cerca una alternativa al fumo”.

usa3È un colpo in faccia agli americani che stanno cercando di liberarsi dalla dipendenza del tabacco”, dichiara il Government Relations Coordinator Lindsey Stroud, dopo aver ricordato le numerose ricerche scientifiche a favore dell’ecig. “Ma forse la cosa più pericolosa – continua – è che la FDA equipara le sigarette di tabacco a questi nuovi prodotti, invece di utilizzarli per dissuadere i fumatori”. Forse per questo Jesse Hathaway (in foto a destra), l’ultimo degli esperti messi a disposizione dall’Heartland Institute, parla di “una vittoria per Big Tobacco e una sconfitta per i consumatori”. “L’industria del tabacco – continua – trae vantaggio dalla nuova legge, che rende più difficile smettere di fumare. Per anni studi clinici hanno dimostrato che la sigaretta elettronica aumenta le possibilità di riuscire a smettere di fumare. Quanto accaduto suggerisce che la FDA non ha interessa ad aiutare le persone con mezzi che hanno dimostrato di funzionare”. Come la sigaretta elettronica.

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