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La mission di Alien Vape: educare i terrestri al vaping

A colloquio con Mike Sari, responsabile commerciale dell'azienda californiana che presto "atterrerà" in Italia, tra bilanci del Vapitaly, previsioni di mercato e strategie di "colonizzazione mondiale".

La nostra missione è unire tutti i vapers”. Una missione non da poco quella di Mike Sari, wholesale manager di Alien Vape. L’azienda californiana era tra le novità dello scorso Vapitaly con il suo stand presidiato da un piccolo alieno (ovviamente finto) e da Sari in carne ed ossa. Il loro unico liquido, una miscela fruttata dall’aroma fresco e pieno, ha incontrato il gusto di molti visitatori e ha delineato un futuro nella distribuzione per l’azienda anche nel nostro paese. Insomma, la tre giorni veronese è stata un successo per Alien Vape, l’azienda venuta dallo spazio per convertire tutti i terrestri al vaping.

Quando siete entrati nel mercato?
Ci siamo affacciati nell’industria del vaping due anni fa. Ci è voluto del tempo per perfezionare e lanciare il marchio Alien Vape, ma volevamo partire con il piede giusto. Per questo abbiamo investito un anno buono nello sviluppo degli aromi e nel design del brand.

Cosa vi ha spinto ad entrare in questo settore emergente?
Personalmente da ex fumatore diventato vaper, sapevo che al mondo c’erano milioni di persone come me, a cui poteva giovare un “vape lifestyle”. La nostra ambizione è raggiungere i terrestri in ogni angolo del pianeta con il nostro liquido Roswell, Unbelievably Fruity Object. Ecco perché investiamo molto tempo per promuovere Alien Vape in tanti diversi Paesi, cercando di condividere la nostra passione.

Perché avete scelto il nome Alien Vape?
Schermata 06-2457546 alle 15.12.58Ci ha sempre affascinato l’idea della vita extraterrestre sugli altri pianeti. Crediamo che il vaping rappresenti un nuovo stile di vita che al momento è “alieno” per molte persone sulla Terra. Alcuni abbracciano lo svapo mentre altri ne hanno paura, proprio come dell’idea di forme di vita aliena. Abbiamo deciso di caratterizzare il nostro marchio intorno a questo concetto di alieno per mostrare che Alien Vape è buono, amichevole e che non è una minaccia per l’esistenza umana. A volte abbiamo paura che di quello che non capiamo. Col tempo sempre più persone capiranno il vaping e credo che Alien Vape porterà più fumatori verso un mondo di svapo.

Dove si trova la vostra azienda e come è composta?
La nostra sede è a Northridge in California e abbiamo una squadra di otto “esploratori” che rappresentano la famiglia di Alien Vape.

Producete un unico liquido. Come lo descriverebbe?
Schermata 06-2457546 alle 15.14.16Volevamo creare qualcosa di delizioso, insolito e misterioso per il genere umano. Ci sono molti frutti nella miscela che costituisce l’aroma di Roswell Unbelievably Fruity Object. Abbiamo investito molte risorse per rapire vapers appassionati in tutto il pianeta Terra. Sono stati fondamentali per testare il nostro liquido e scoprire le note di pesca, melagrana, kiwi e l’esplosione di succo di agrumi che accompagnano la composizione ad alta percentuale di glicerina vegetale. Una volta raggiunto un aroma che poteva soddisfare vapers in tutto il mondo, era il momento di un incontro ravvicinato del quarto tipo: eravamo pronti per un lancio mondiale.

Avete in programma di ampliare la vostra gamma di liquidi?
Dedichiamo molto tempo a ideare e valutare gli aromi perché vogliamo che il nostro marchio rimanga originale e “fuori da questo mondo”. Ma nel futuro prossimo è possibile che arrivi un altro “visitor” dallo spazio.

Siete un’azienda americana: che importanza riveste per voi il mercato europeo?
Il mercato europeo è molto importante. Come detto, la nostra missione è di portare Alien Vape in tutto il mondo, quindi il mercato europeo gioca una parte importante nel piano globale della nostra azienda.

La regolamentazione della FDA negli Stati Uniti e la TPD in Europa creeranno dei problemi alla vostra azienda?
Sicuramente la nostra “specie” dovrà evolvere per conformarsi a tutti gli standard terrestri in vigore. Fortunatamente abbiamo avuto la presenza di spirito di creare un prodotto in grado di soddisfare le richieste della FDA fin dall’inizio. Per quanto riguarda la TPD, ci stiamo equipaggiando per adeguarci anche alle sue norme.

Avete appena partecipato al Vapitaly di Verona come espositori. Come è stata la vostra esperienza?
Schermata 06-2457546 alle 15.14.58Le persone sono state meravigliose e Alien Vape è stato ricevuto molto bene. L’impatto con il pubblico è stato fenomenale, abbiamo venduto il nostro liquido ad oltre 700 singoli vapers in due giorni. Abbiamo riscontrato che gli italiani sono vapers molto evoluti. Inoltre abbiamo trovato un importante partner per la distribuzione, che ci permetterà di crescere sul mercato italiano nei prossimi mesi ed anni e di portare avanti la nostra missione. In breve è stato fantastico. Dal punto di vista personale, posso dire che questo è il paese più bello che abbia visitato e ho mangiato questo piatto con palline di mozzarella che era davvero fuori dal mondo. Mi ha ricordato casa mia, molto, molto lontano. L’unica nota stonata è che in Italia è stato difficile trovare “condensatori di flusso” per alimentare la nostra navicella spaziale e quindi non abbiamo potuto fare grandi giri turistici.

Considerate il mercato italiano importante per la vostra azienda?
Tutti i mercati sono importanti per noi. Alien Vape è un’impresa globale che unirà tutti i vapers. Ma voglio dire una cosa ai miei nuovi fratelli e sorelle italiani. Queste persone meravigliose rappresentano il meglio nella comunità del vaping ed io sono onorato di essere riconosciuto come uno di loro.

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