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Intergruppo ecig, Susta (Pd): “Sentiremo anche i consumatori”

Il senatore democratico ammette gli errori di due anni fa e spinge affinché venga risanato il deficit e l'instabilità fiscale-normativa. La sintesi politica unitaria terrà conto anche delle osservazioni delle associazioni di categoria riconosciute.

Non è fumatore, tantomeno vaper. Non ha alcun interesse diretto ma vuol difendere la libertà di concorrenza. E soprattutto rimediare agli errori commessi in passato contribuendo col proprio voto a legiferare su una tassazione mortifera per il settore. Il senatore Gianluca Susta (Pd) ha aderito all’intergruppo parlamentare sulla sigaretta elettronica con il chiaro intento di dare un contributo al miglioramento della normativa per risollevare il settore, avendo come punto fermo la libertà di concorrenza.

In termini diretti e indiretti – ammette Susta – sino a un paio di anni fa il settore dava occupazione a decine di migliaia di persone. Abbiamo inoltre a che fare con uno strumento innovativo e anche dal punto di vista medico sanitario di minore impatto sulla salute pubblica rispetto al tabacco tradizionale. Bisogna però dire che anche per la pressione di lobby, spesso neppure nascoste, il settore della ecig ha subito una vera e propria aggressione fiscale e legislativa. Come ad esempio l’inasprimento di accise su prodotti già soggetti a forte tassazione. Il costo industriale diventato dunque altissimo ha buttato fuori mercato le aziende italiane, spingendo il consumatore sul commercio on line – non garantito dal punto di vista sanitario – e lasciando carta bianca agli operatori stranieri seri che hanno a quel punto tratto grande vantaggio“.

L’accise però è stata voluta dal governo e supportata dalle varie maggioranze parlamentari, spesso anche trasversali. “Con gli introiti dell’accisa avremmo avremmo voluto finanziare la riforma beni culturali. Purtroppo abbiamo sbagliato e abbiamo causato un doppio risultato negativo: non abbiamo incassato quanto preventivato e non siamo così riusciti a finanziare la cultura. Ma gli errori servono anche a fare esperienza e non commetterli più. Io non sono fumatore però sono molto interessato all’economia reale in condizioni di concorrenza ma tutelando le nicchie di produttività che ci sono nel nostro paese. Purtroppo è triste da dire ma è assurdo tutto quello che è stato fatto fino ad ora“.

La sintesi politica che nascerà dall’intergruppo parlamentare sarà anche frutto di incontri con le associazioni di categoria. “Certamente – conclude Susta – ci sarà modo e tempo per sentire sia l’associazione dei consumatori che le associazioni riconosciute degli operatori. Su questa materia dobbiamo tornare pesantemente alla carica. E’ stata una battaglia purtroppo persa nel 2014 ma che si può riprendere alla luce dei dati favorevoli. Non commetteremo lo stesso errore: allora abbiamo ucciso un settore e non abbiamo contribuito a sviluppare cultura e scuola. Oggi dobbiamo trarre insegnamento da quello sbaglio“.

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