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Dagli Usa ennesimo appello medico a favore della ecig

Secondo il dottor Hank Campbell le sigarette sono una “malattia pediatrica”, perché quasi tutti i fumatori hanno iniziato da giovani. Dovremmo quindi essere felici se tutti passassero alla sigaretta elettronica".

Continuano negli Usa gli appelli di medici e operatori scientifici che chiedono al governo un approccio diverso alla sigaretta elettronica. Dopo Edward Anselm dell’R Street Institute, è oggi Hank Campbell a chiedere che l’ecig venga considerato un alleato nella lotta al tabagismo. Lo fa dal sito dell’American Council on Science and Health, istituto di cui è presidente, fondato nel 1978 con lo scopo di “fornire prove per contrastare l’ondata di affermazioni antiscientifiche”. Fra queste, a quanto pare, anche quella che la sigaretta elettronica non sia uno strumento da sfruttare per la riduzione del danno da fumo.
Schermata 07-2457581 alle 15.43.08Campbell non può sottrarsi dal confronto con la Gran Bretagna, “molto più progressista in materia di salute pubblica”. Mentre negli Usa si facevano sondaggi per cercare di dimostrare che la pubblicità dell’ecig spingeva i minori a fumare tabacco, in Inghilterra scienziati ed esperti celebravano la sigaretta elettronica come uno strumento per combattere la vera minaccia alla salute: il fumo. “Per combattere le dipendenze – spiega il presidente di ACSH – loro incoraggiano la riduzione del danno, mentre in America il meglio è sempre nemico del bene”. E non solo in America, verrebbe da aggiungere.
È l’approccio puritano – secondo Campbell – che l’America ha sempre avuto sulle questioni sanitarie: preferiscono che l’ecig non sia utilizzata per smettere di fumare o per la riduzione del danno, finché non sia provato che è totalmente sicura. “Ma – commenta l’autore – come è per i vaccini, qualsiasi medicina e persino per l’acqua, niente è totalmente sicuro. È però provato che quello che fa davvero male è il fumo”. Ed è il fumo che bisogna fermare, specialmente fra i giovani.
Secondo Campbell le sigarette sono una “malattia pediatrica”, perché quasi tutti i fumatori hanno iniziato da giovani. Dovremmo quindi essere felici se tutti passassero alla sigaretta elettronica. “E se qualche minore ribelle – continua – sceglie di sperimentare con qualcosa, l’ecig è molto meno pericolosa di sigarette, alcool e droga e dà meno dipendenza della caffeina”. Eppure, conclude amaramente Campbell, invece di incoraggiare la diffusione della sigaretta elettronica, il governo americano sceglie vincitori e perdenti sul mercato dei prodotti per smettere di fumare e adotta una politica puritana sulla nicotina. Un problema che non si ferma agli Stati Uniti, ma si espande anche in altri che con la tradizione puritana hanno poco a che fare.

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