© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
di Stefano Caliciuri
Al grido di “Vapore non è fumo”, lo slogan che sta caratterizzando la battaglia internazionale affinché la normativa del vaping venga sganciata dal tabacco – e che in Italia è stata fatta propria dall’intergruppo parlamentare sulla sigaretta elettronica – centinaia di australiani si sono dati appuntamento sotto la sede del parlamento nazionale per dimostrare le loro ragioni. al microfono si sono alternati esponenti della politica, della cultura, della comunità scientifica e delle aziende produttrici. I manifestanti hanno chiesto al governo australiano di prendere ad esempio dalla Nuova Zelanda che, pur avendo regolamentato il fumo elettronico, lo considera il miglior strumento per combattere il tabacco, con conseguente vantaggio in termini di sanità ed economia pubblica. I cartelli innalzati al cielo contenevano le frasi divenute ormai simbolo della lotta al fumo e a sostegno della sigaretta elettronica: “Vapore non è fumo”, “Il vaping è al 95 per cento meno dannoso del fumo”, “Il vaping salva la vita”.