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Anche se in linea generale sono abbastanza scettici, i medici cardiologi riuniti in congresso a Roma sono d’accordo su una cosa: l’utilizzo della sigaretta elettronica aiuta i fumatori a ridurre il consumo di nicotina, sino al totale abbandono.
Secondo i medici dell’Hippokration General Hospital di Atene, utilizzare la sigaretta elettronica in un intervallo di tempo moderato (quantificato in qualche boccata ogni mezz’ora) potrebbe rivelarsi utile come tappa intermedia per liberarsi definitivamente dalla dipendenza dalla nicotina, la vera responsabile della dipendenza da tabacco.
I ricercatori hanno esaminato le reazioni fisiologiche di ventiquattro soggetti senza altri fattori di rischio. I ricercatori hanno verificato che la pressione sanguigna si alza ugualmente sia utilizzando l’ecig sia fumando sigarette classiche. La questione temporale, però, è fondamentale. Questo risultato vale per chi sta incessantemente con la sigaretta elettronica tra le labbra, mentre l’aumento delle pulsazioni cardiache è risultato inferiore in chi utilizza la sigaretta elettronica a distanza di trenta minuti.
Conclusioni che a prima vista sembrerebbero scontate: da un lato vi è l’assunzione costante e continuativa di nicotina, dall’altro vi è una dilazione di trenta minuti in trenta minuti. La certezza evidenziata è che la sigaretta elettronica non nuoce come la sigaretta tradizionale poiché non esiste la combustione di tabacco e cartina. Se, poi, nel liquido utilizzato non è presente la nicotina, i potenziali danni si abbassano drasticamente, avvicinandosi addirittura allo zero.