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di Beatrice Mauri
Chi ha un’istruzione di livello universitario ha maggiori probabilità di smettere di fumare grazie alla sigaretta elettronica. È quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori della Georgia State University negli Usa e appena pubblicato sulla rivista scientifica Addictive Behaviours. La ricerca condotta su oltre 1200 fumatori ha dimostrato che è meno probabile che i fumatori con un grado di istruzione inferiore utilizzino l’ecig oltre alle sigarette tradizionali, mentre chi vi fa ricorso di solito ha già tentato di liberarsi dal vizio del fumo in passato.
“Abbiamo notato che fra i dual users – spiega l’autore dello studio Michael Eriksen – un titolo di studio di livello universitario era associato ad una più forte intenzione di smettere di fumare”. Questi risultati dimostrano un modello di utilizzo per la sigaretta elettronica che tende ad allargare il divario socioeconomico fra fumatori e non. In parole povere, sono sempre più le persone economicamente e socialmente svantaggiate di rimanere intrappolate nel tabagismo.
Per questo motivo Eriksen, docente e preside della School of Public Health della Georgia, commenta che “se sarà dimostrato che la sigaretta elettronica può aiutare i fumatori di lunga data a smettere, potrebbe essere necessario un intervento per garantire l’accesso all’ecig alle minoranze e ai fumatori con un basso livello di istruzione”. Per il momento, però, il governo degli Stati Uniti sembra andare nella direzione opposta.