Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Editto bulgaro contro la sigaretta elettronica

Nel report pubblicato dall'Oms si auspicano divieti, regolamentazioni e pesanti tassazioni per sfavorirne la diffusione. Secondo il documento il mercato mondiale vale 10 miliardi di dollari: Italia al quarto posto dopo Usa, Regno Unito e Cina; seguono poi Francia, Germania e Polonia.

A due mesi dalla settima conferenza sul tabacco che si svolgerà a Nuova Delhi dal 7 al 12 novembre, l’Organizzazione Mondiale di Sanità (Oms) ha pubblicato il report sulla sigaretta elettronica che servirà per definire le linee guida su cui costruire il nuovo assetto mondiale in materia. Ma le premesse sono tutt’altro che rosee.
Le sette pagine di cui è composto il documento compongono una lunga arringa contro la sigaretta elettronica. Dopo aver detto che il mercato globale dell’ecig vale circa 10 miliardi di dollari (la metà del mercato è fatto dagli Stati Uniti cui segue il Regno Unito; l’Italia è al quarto posto dopo la Cina ma prima di Francia, Germania e Polonia), si passa all’esame del dispositivo. I liquidi di ricarica vengono definiti “pericolosi”, contenenti sostanze irritanti e nocive derivanti da aromi che utilizzano “cannella”, “ciliegia” e “diacetile”. Il rapporto non fa differenza tra liquidi con e senza nicotina.
Nel documento vengono quindi definiti gli obiettivi della conferenza tutti volti a regolamentare la sigaretta elettronica. Ma tra “regolamentare” e vietare” c’è una bella differenza. Ed infatti questi i punti-obiettivo della conferenza: divieto di vendita della sigaretta elettronica ai minori; divieto di possesso della sigaretta elettronica per i minori; tassazione della sigaretta elettronica; elevata tassazione dei liquidi contenenti nicotina; immagini in confezione che possano scoraggiarne l’utilizzo; misure di prevenzione che possano combattere il mercato nero della sigaretta elettronica e dei liquidi. Il documento auspica inoltre che sia i liquidi che i devices debbano essere sottoposti a controlli e certificazioni di sicurezza e qualità. Nelle sette pagine di report, però, l’Oms ha dimenticato di scrivere che la sigaretta elettronica è al 95 per cento meno nociva del tabacco, così come evidenziato dal Royal College of Physicians.
Questo il report completo (in inglese).

VP_PokerDay_474x95_banner_Sigmagazine-01

Articoli correlati