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Nuova ricerca: il vapore non danneggia il Dna delle cellule polmonari

James Murphy, capo del dipartimento Risk Substantiation di Bat: “Siamo riusciti a dimostrare che il DNA delle cellule umane di polmone riporta danni significativi quando è esposto al fumo, ma non al vapore dell’ecigarette. Questa scoperta va a corroborare le prove del rischio ridotto rappresentato dal vaping rispetto al fumo”.

Il vapore delle sigarette elettroniche non danneggia il Dna, nemmeno nel caso di esposizione massiccia. Al contrario del fumo di tabacco combusto, che ne causa invece gravi alterazioni. Per affermarlo gli scienziati di British American Tobacco hanno condotto esperimenti di laboratorio, esaminando l’impatto del fumo di sigaretta e del vapore dell’ecig – in questo caso della Vype da loro prodotta – su cellule di polmone umano. murphyLo studio è stato appena pubblicato sulla rivista specializzata Toxicology Letters. James Murphy, capo del dipartimento Risk Substantiation di Bat, commenta così i risultati: “Siamo riusciti a dimostrare che il DNA delle cellule polmonari umane riporta danni significativi quando è esposto al fumo, ma non al vapore dell’ecigarette. Questa scoperta va a corroborare le prove del rischio ridotto rappresentato dal vaping rispetto al fumo”.
A garanzia dei loro risultati, i ricercatori hanno combinato due tipi di test: il protocollo di routine sviluppato dall’Università del Kentucky e l’esposizione delle cellule in vitro. L’indicatore per valutare il danno al Dna è stato l’alterazione della proteina che lo avvolge. Quando è esposto a sostanze tossiche, il Dna cellulare può riportare una rottura di entrambi i filamenti delle molecole del Dna e le cellule cercano di ripararvi modificando, appunto, la proteina che le avvolge. Misurando questa alterazione si può determinare l’entità del danno.
Dai test condotti da Bat emerge che il fumo di sigaretta danneggia significativamente il Dna delle cellule polmonari in proporzione alla dose: maggiore era la dose di fumo, maggiori i danni. O, in parole spicce, più sigarette si fumano, più rischi si corrono. Il vapore della sigaretta elettronica, invece, non ha prodotto alcun danno sulle cellule, nemmeno se esposte a quantità di areosol 28 volte superiore all’equivalente in fumo. È dunque confermato ancora una volta – conclude lo studio – che il fumo di sigaretta è genotossico, cioè provoca danni genetici, e che a dosi elevate è citotossico, che vuol dire che può provocare la morte delle cellule. Sempre secondo questo studio il vapore della sigaretta elettronica, invece, non è genotossico né citotossico nemmeno a dosi elevatissime.

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