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Anche la sigaretta elettronica ha il suo galateo ufficiale

Lo storico marchio Debrett's è da oltre 250 anni l'autorità incontrastata in materia di buone maniere. Con la pubblicazione dell'etichetta, anche la sigaretta elettronica entra ufficialmente a far parte della società.

di Barbara Mennitti

La sigaretta elettronica ha debuttato definitivamente in società. A sancirlo è Debrett’s, il marchio che da quasi 250 anni è l’autorità incontrastata in materia di buone maniere nel Regno Unito. La sua fama risale, infatti, al 1769 quando John Debrett pubblicò la prima edizione di The Peerage, un compendio per i pari del regno – duchi, marchesi, conti, visconti e baroni – che ancora oggi viene stampato e venduto. Da allora Debrett’s non ha smesso di dettare le regole dell’etichetta, rivolgendo il suo sguardo e i suoi consigli anche un po’ più in basso ai non aristocratici.
E l’ecigarette è entrata così tanto a far parte della società britannica che lo storico marchio ha ritenuto di dover stilare una Debrett’s Guide to Vaping Etiquette, una guida dei comportamenti che il vaper deve tenere in pubblico. E sebbene la collaborazione con Vype, marchio di British America Tobacco, tolga un po’ di romanticismo all’iniziativa, i consigli di buone maniere possono essere universalmente utili per rendere il vaping ben accetto in società.
La prima regola d’oro è quella di domandare sempre il permesso prima di svapare nei luoghi pubblici: “La maggior parte dei luoghi come bar e cinema avrà la sua politica, se siete in dubbio chiedete”. Astenersi, invece, da fare i nuvoloni nei ristoranti; non sta bene mentre viene servito il cibo. La considerazione per gli altri impone anche di non svapare mentre si sta facendo una fila: per quanto l’attesa possa essere noiosa, occorre resistere stoicamente alla tentazione di fare una boccata e far scomparire tutti quelli dietro nella nebbia.
Regole da seguire anche per quanto riguarda l’interazione con gli altri vaper e con gli amici. Se si desidera assaggiare il liquido di qualcun altro, va bene dare un indizio sottile, ma mai chiedere di utilizzare la stessa ecig: molti storcerebbero il naso all’idea di condividere il loro drip. L’inconveniente, però, si può facilmente superare sostituendolo o adoperandone uno usa e getta, aggiungiamo noi. Ancora, non dare per scontato che si possa tranquillamente svapare in casa o nell’auto di amici: è sempre bene chiedere prima al padrone di casa. E bisogna anche astenersi dallo svapare in faccia a qualcuno nuvole di vapore aromatico: anche se si tratta di esalazioni profumate, non tutti apprezzano.
Debrett’s suggerisce ancora di non utilizzare la sigaretta elettronica sui mezzi di trasporto pubblici, di non dare per scontato che sia consentito il vaping negli hotel e di evitare di svapare di soppiatto dove non è consentito (cosa che probabilmente ha fatto qualsiasi vaper). In mezzo a tutte queste regole del perfetto vaper in società, arriva anche una buona notizia: chi usa la sigaretta elettronica può sperare in una storia romantica con un non fumatore, perché secondo una ricerca uno su cinque uscirebbe tranquillamente con un vaper. Cinque volte di più di quanti darebbero una chance ad un fumatore.
Queste, tra il serio e il faceto, sono le regole di etichetta che chi svapa deve seguire in pubblico, almeno secondo Debrett’s. Al di là che le si ritenga giuste, ingiuste, ridicole o scontate, questo vademecum per l’interazione fra vaper e non dimostra con chiarezza quanto la sigaretta elettronica stia ormai entrando nel costume delle nostre società.

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