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di Barbara Mennitti
“Vi consiglio di provare la sigaretta elettronica”, ha detto ai giornalisti la parlamentare neozelandese Nicky Wagner. “Io l’ho provata. Non sono molto brava, ma io non fumo. Suggerisco, invece, a tutti i fumatori di dare una chance al vaping”. Così Wagner ha comunicato in una conferenza stampa in Parlamento la decisione del governo neozelandese di rendere legale la vendita delle sigarette elettroniche, anche di quelle con la nicotina. Per farlo sarà necessario cambiare la legge attualmente in vigore e dunque si stima che la misura diventerà operativa nel 2018. Ma, come fanno notare su New Zealand Herald, ecig e liquidi alla nicotina vengono già venduti in molti esercizi del Paese e nessuno di questi è mai stato sanzionato.
Wagner si è detta certa che il vaping contribuirà a raggiungere l’obiettivo fumatori zero entro il 2025 e ha aggiunto: “Anche se non esistono ricerche definitive, noi crediamo che le sigarette elettroniche siano del 95 per cento meno dannose di quelle di tabacco”. E il governo ne è così convinto che ha deciso di non applicare alle sigarette elettroniche la pesante tassazione applicata al tabacco. “È importante – ha spiegato – che quando si reca in un negozio, un fumatore veda che le sigarette di tabacco hanno un costo elevato, mentre le elettroniche sono molto più economiche”. Né la preoccupa che le multinazionali del tabacco si stiano orientando verso i nuovi prodotti a rischio ridotto: “Quello che ci importa è il risultato in termini di salute. Non penso che sia importante chi le vende”.
A quanto si sa, l’utilizzo della sigaretta elettronica sarà comunque vietato dove non è consentito fumare. Ma anche questo rimane materia di dibattito, visto che il divieto, ha dichiarato all’Herald il professore Marewa Glover della Massey University, “potrebbe creare uno spiacevole equivoco, inducendo a pensare che vaping e fumo sono ugualmente dannosi, mentre il primo è più sicuro”. La leader del Partito maori, Marama Fox, è arrivata a chiedere che il governo prenda seriamente in considerazione di sovvenzionare il vaping, come strumento per aiutare a smettere di fumare. Insomma, il dibattito agli antipodi si sta orientando nettamente in favore del vaping.