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Minneapolis introduce il divieto di vaping politicamente corretto

Il consumo di tabacco da parte di un singolo o di un gruppo sulle aree di proprietà del Minneapolis Park e Recreation Board non costituisce violazione se è parte di una cerimonia spirituale o culturale. È necessario, però, richiedere e ottenere dall’ente un permesso specifico prima di tenere il "rito" all'aperto.

di Barbara Mennitti

Nel panorama dei provvedimenti bizzarri – per usare un eufemismo – si aggiudica una posizione di tutto rispetto la città di Minneapolis. Dal prossimo 8 maggio, infatti, nei parchi dell’importante centro del Minnesota sarà proibito utilizzare la sigaretta elettronica e masticare tabacco, mentre il fumo è già proibito dal 2009. Ma mentre il divieto di fumo potrebbe trovare giustificazione nella certezza scientifica dei danni da fumo passivo (sebbene negli spazi aperti non è facilissimo difendere questa posizione), non esistono a tutt’oggi prove che l’aerosol dell’ecig arrechi problemi a terzi, anzi gli studi condotti finora vanno in senso contrario. Per non parlare, poi, del tabacco da masticare, che non produce alcuna esalazione.
Dunque a Minneapolis ci troviamo ancora una volta davanti a un divieto di stampo ideologico e paternalistico: ti proibisco una cosa non perché ho la certezza che danneggi il prossimo, ma perché non voglio che tu la faccia. Il divieto definisce come sigaretta elettronica come “prodotto che contiene o somministra nicotina o altre sostanze per il consumo umano che possa essere usato per simulare il fumo attraverso l’inalazione di vapore”. Il divieto si dilunga poi spiegando che il divieto di utilizzo è “esteso ma non limitato” a aree per il gioco, campi d’atletica, spiagge, aree acquatiche, laghi e fiumi, piste per il pattinaggio sul ghiaccio, parchi, percorsi ciclabili, sentieri, ristoranti, campi da golf e chi più ne ha più ne metta.
Ma le autorità cittadine non dimenticano il politically correct. Il consumo di tabacco da parte di un singolo o di un gruppo sulle aree di proprietà del Minneapolis Park e Recreation Board non costituisce violazione se è parte di una cerimonia spirituale o culturale. È necessario, però, richiedere e ottenere dall’ente un permesso specifico prima di tenere la “cerimonia”. Insomma, per svapare all’aperto a Minneapolis l’unica soluzione è trasformarsi in una specie di confraternita.

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