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Big Pharma tedesca interessata al business della sigaretta elettronica

La multinazionale tedesca Stada, colosso da 11mila dipendenti e un fatturato di 2,17 miliardi di euro, ha annunciato di voler investire sul vaping.

di Stefano Caliciuri

Multinazionale del farmaco annuncia pesanti investimenti nel settore delle sigarette elettroniche. Si tratta della tedesca Stada, colosso da 11mila dipendenti e un fatturato di 2,17 miliardi di euro. In queste setimane è al centro di una grande trasformazione industriale: ha ricevuto un’offerta dal fondo d’investimenti Bain Capital e Cinven di 5,3 miliardi di euro per acquisirne il controllo. Il gruppo tedesco, secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, ha già comunicato di essere orientato ad accettare la proposta che equivale a 66 euro per azione (quotazioni Borsa di Francoforte).
Fondata a Dresda nel 1895, Stada in Germania è considerata tra i maggiori colossi del farmaco. Con sedi anche in Russia e nell’Europa dell’Est, il management ha annunciato un piano d’investimenti che prevede l’espansione in due settori sino ad ora scoperti: i farmaci senza prescrizione e le sigarette elettroniche. L’attenzione di Big Pharma per il settore del vaping non è da sottovalutare: così come già oggi accade per le multinazionali del tabacco, le case farmaceutiche non si muovono se non intravedono la possibilità di pesante business. E la sigaretta elettronica, forte della considerazione dei consumatori che nonostante tutto e tutti ne hanno decretato il successo, potrebbe essere vista da Big Pharma come una nuova prateria da colonizzare.

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