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di Barbara Mennitti
Un milione e mezzo di vapers britannici sono a tutti gli effetti ex fumatori. Questo vuol dire che più della metà dei 2,9 milioni di svapatori del Regno Unito ha abbandonato definitivamente le sigarette di tabacco. È questo il dato rilevato come un grande successo dal sondaggio commissionato dall’associazione Ash (Action on Smoking and health) sull’uso di sigarette elettroniche e vaporizzatori. Ed è la prima volta che fra i vapers britannici il numero di chi ha detto addio alle bionde supera quello dei dual-users, coloro che continuano a fumare pur utilizzando l’ecig. “Ma chi continua a fumare – mettono in guardia da Ash – continua ad essere esposto a sostanze cancerogene”.
Il sondaggio condotto da YouGov fornisce anche altri spunti di riflessione. Per esempio solo il 13 per cento degli intervistati riconosce che le sigarette elettroniche sono molto meno dannose di quelle di tabacco, mentre il 26 per cento le ritiene più o ugualmente pericolose. Infatti un terzo dei 9 milioni di fumatori britannici non ha mai nemmeno provato l’ecig, adducendo come motivo le preoccupazioni sulla sicurezza e sulla possibile dipendenza dall’elettronica. “È importante – commenta Deborah Arnott, Chief Executive di Ash – che i fumatori capiscano che il vaping è molto, molto meno dannoso del fumo”.
Arnott pare dunque molto motivata a favore del vaping, anche se nel corso di questi ultimi anni l’associazione da lei guidata è stata spesso attaccata dalla comunità dei vapers per aver appoggiato i divieti di svapare in luoghi pubblici o per aver appoggiato molti dei vincoli imposti dalla Tpd. Siamo di fronte ad un cambio di strategia? Chissà. Per ora c’è di certo che anche in Gran Bretagna c’è ancora molta strada da fare in termini di comunicazione corretta su vaping e salute e sulla differenza sostanziale fra l’elettronica e il tabacco.