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Non soltanto farmacie, Categoria entra anche nei negozi specializzati

L'accordo è stato annunciato nel corso dell'incontro con gli agenti commerciali dell'azienda. La distribuzione sarà affidata a Ribilio. Presentata anche una nuova linea di liquidi di ricarica.

Non soltanto farmacie. Dopo otto anni i prodotti Categoria si affacciano anche sul mercato tradizionale dei negozi specializzati. A darne notizia è stato il titolare e fondatore dell’azienda, Fabio Regazzi, in occasione della due giorni di formazione e di incontro con la rete commerciale che si è tenuta nella suggestiva cornice di Parco de’ Medici a Roma. “Il nostro obiettivo è dare la possibilità a dodici milioni di fumatori di smettere col tabacco. Il prodotto a sistema chiuso consente un approccio al fumo elettronico molto più soft rispetto i sistemi aperti ed allo stesso tempo è più pratico e pulito“. L’offerta ai negozianti sarà proposta dalla rete di distribuzione di Ribilio. E’ Vincenzo Sparacino, titolare dell’azienda, a spiegare i motivi dell’accordo. “Siamo la società leader nella distribuzione di prodotti per il vaping. Raggiungere la partnership con Categoria è certamente motivo di soddisfazione e allo stesso tempo va a completare la nostra offerta alla rete dei rivenditori. Fino a ieri, infatti, mancavano proposte a sistema chiuso come le sigarette elettroniche che da sempre caratterizzano il core business di Categoria“.  Ma Regazzi aggiunge una seconda importante novità: la produzione e la commercializzazione di una linea di liquidi di ricarica destinati ad accompagnare in un percorso di degustazione i vari momenti della giornata. Una sorta di percorso aromatico dalla colazione al dopocena. “I sette nuovi liquidi Categoria – commenta Regazzi – sono interamente made Italy e rappresentano un’altra importante sfida per l’azienda. Saranno presentati e distribuiti da settembre e vogliono rappresentare sette esperienze sensoriali”. All’incontro con gli agenti commerciali di Categoria ha partecipato in qualità di ospite relatore anche il professor Fabio Beatrice. Durante i sessanta minuti di relazione ha spiegato come i messaggi e le informazioni sulla sigaretta elettronica debbano essere utilizzati e veicolati, anche nell’ambito delle istituzioni sanitarie, per diffondere la cultura della riduzione del rischio. “La sigaretta elettronica non è un farmaco. La sigaretta elettronica è uno strumento che consente di alleviare in maniera drastica i danni provocati da dipendenza altamente tossica come quella dal tabacco. In sostanza, è uno strumento a rischio ridotto e come tale dovrebbe essere considerato anche dalle istituzioni sanitarie“.

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