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Benefici fiscali anche per aziende e negozi sigarette elettroniche

Investimenti pubblicitari deducibili sino al 90 per cento; beni strumentali innovativi - come i distributori automatici - ammortizzabili sino al 250 per cento.

Due importanti novità a livello fiscale possono riguardare da vicino sia le aziende che i negozi di sigarette elettroniche. Il testo definitivo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Il decreto Legge 50, coordinato con la legge di conversione 96/2017 ha previsto importanti detrazioni alle aziende che invastono in comunicazione e pubblicità sugli organi di stampa regolarmente registrati in Tribunale. Come si legge all’articolo 57 bis del testo normativo: “A decorrere dall’anno 2018, alle imprese e ai lavoratori autonomi che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, il cui valore superi almeno dell’1 per cento gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente, è attribuito un contributo, sotto forma di credito d’imposta, pari al 75 per cento del valore incrementale degli investimenti effettuati, elevato al 90 per cento nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e start up innovative, nel limite massimo complessivo di spesa stabilito ai sensi del comma 3. Il credito d’imposta e’ utilizzabile esclusivamente in compensazione, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, previa istanza diretta al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri“. In parole povere: lo stato rimborsa sotto forma di credito d’imposta gli investimenti pubblicitari delle aziende purché sia maggiori rispetto quelli dell’anno precedente. Sul versante del vaping valgono comunque le restrizioni dettate dalla normativa sulla stampa e l’editoria e dalla Tpd.
Ma le buone notizie non finiscono qui. Per agevolare gli investimenti strumentali e innovativi, il governo ha prorogato i termini per accedere ai cosiddetti Bonus Super e Iper Ammortamento. I rivenditori di sigarette elettroniche possono, ad esempio, ottenere le agevolazioni in seguito all’acquisto di un distributore automatico. In sostanza, come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate, “il super ammortamento è un’agevolazione che prevede l’incremento del 40% del costo fiscale di beni materiali originariamente acquistati dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016, oggi prorogata. Il maggior costo, riconosciuto solo per le imposte sui redditi e non ai fini Irap, può essere infatti portato extracontabilmente in deduzione del reddito attraverso l’effettuazione di variazioni in diminuzione in dichiarazione. L’iper ammortamento, l’agevolazione che premia l’industria in chiave 4.0 è rivolto per i soli imprenditori ed è una maxi maggiorazione che consente di incrementare del 150% il costo deducibile di tutti i beni strumentali acquistati per trasformare l’impresa in chiave tecnologica e digitale 4.0. Si tratta concretamente degli investimenti in macchine intelligenti, interconnesse“. In caso di dubbi sull’ammissibilità all’agevolazione di una specifica macchina è possibile richiedere un parere tecnico al Mise; se l’incertezza relativa all’agevolazione è, invece, di natura tributaria, si può presentare interpello ordinario all’Agenzia delle Entrate. La Legge di Bilancio 2017 ha dunque esteso l’operatività e gli effetti del super ammortamento anche agli investimenti in beni materiali strumentali nuovi effettuati entro il 31 dicembre 2017. Il termine può essere allungato fino al 30 giugno 2018, ma solo a condizione che entro la data del 31 dicembre 2017 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento dei rispettivi acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. Stessa tempistica anche per l’iper ammortamento, con una precisazione in più: per usufruire della maggiorazione del 150%, infatti, occorre anche rispettare il requisito dell’interconnessione: il bene, cioè, potrà essere “iper ammortizzato” se, oltre ad essere entrato in funzione, sarà interconnesso al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.

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