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Sigarette elettroniche in Corte costituzionale, inizia il conto alla rovescia

Nella mattinata di martedì 24 ottobre lo staff legale di Anafe e di Assifel sarà chiamato ad intervenire in Consulta. Dovranno convincere il giudice Giuliano Amato che la cosiddetta tassa sui liquidi di ricarica è in contrasto con i dettati costituzionali.

E’ stato pubblicato il ruolo della causa il cui giudizio darà un direzione definitiva al mondo del vaping. Nella mattinata di martedì 24 ottobre lo staff legale di Anafe e delle aziende già costituenti di Assifel sarà chiamato ad intervenire per – si spera – l’ultima volta in Corte costituzionale. Dovranno riuscire a convincere il giudice Giuliano Amato che le disposizioni contenuto nel decreto legislativo 188 del 15 dicembre 2014 (la cosiddetta tassa sui liquidi di ricarica) sono in contrasto con i dettati costituzionali. Gli avvocati Dario De Blasi e Fabio Francario (Anafe) con gli avvocati Massimiliano Nicodemo e Paolo Grassi (Fumador e altri) dovranno confutare le posizioni degli avvocati dello Stato Massimo Salvatorelli e Francesco Meloncelli in difesa di Aams.
L’udienza, così come appare sull’iscrizione a ruolo, riguarderà i “prodotti da inalazione senza combustione costituiti da sostanze liquide e contenenti, o meno, nicotina – Sottoposizione ad imposta di consumo in misura pari al cinquanta per cento dell’accisa gravante sull’equivalente consumo convenzionale di sigarette, determinato con procedure tecniche definite con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle dogane e dei manufatti, senza operare alcuna distinzione ed applicazione del regime impositivo tra liquidi contenenti nicotina e liquidi che ne sono privi“. Terminate le due arringhe, il giudice Giuliano Amato sarà chiamato a decidere sulla costituzionalità del dispositivo in riferimento agli articoli 3, 23, 32, 53 e 97 della Costituzione. La sentenza dovrebbe essere pronunciata non prima del mese di dicembre.

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