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La Corea del Sud penalizza i riscaldatori di tabacco

Le penalità fiscali sui prodotti del tabacco aiutano il comparto del vaping: le importazioni di ecig e liquidi valgono circa 50 milioni di euro.

Con 230 voti a favore uno contrario e otto astenuti il Parlamento della Corea del Sud ha approvato la proposta di legge per aumentare la tassa di consumo sui riscaldatori di tabacco, prodotto che si sta rapidamente diffondendo nel Paese. L’iniziativa, di cui avevamo scritto il mese scorso, è del Parlamentare Kim Gwang-lin, che rilevava come i riscaldatori, a differenza delle ecig, contenessero tabacco e dunque dovessero essere equiparate alle sigarette tradizionali. Il Parlamento di Seoul ha accolto la sua posizione e la tassa di consumo sulle sigarette per riscaldatori passerà da 126 a 529 won, cioè passa da circa 10 centesimi di euro a poco più di 40. Secondo quanto riportato dal quotidiano The Korea Bizwire, le multinazionali produttrici di riscaldatori prenderanno in considerazione l’aumento del prezzo di vendita dei loro riscaldatori per compensare questa misura ed altre che sono ancora in fase di discussione, ma potrebbero colpire i prodotti del tabacco.
Intanto nel Paese asiatico non si arresta la diffusione delle sigarette elettroniche. Secondo le statistiche diffuse dalla Dogana del Paese fra gennaio 2015 e agosto di quest’anno, le importazioni di liquidi per sigarette elettroniche hanno raggiunto le 243 tonnellate per un valore di circa 12 milioni di euro, mentre quelle di kit per svapare nello stesso periodo ammontano a 269 tonnellate, pari a 19 milioni di euro.

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