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Jai, l’ecig elegante che aiuta a dimenticare le bionde

Diciamolo subito: Jai, la sigaretta elettronica lanciata sul mercato da Fontem Ventures, non è un prodotto per svapatori agguerriti, per amanti della nuvola, né per chi non può fare a meno del voltaggio variabile. Molto semplicemente Jai è un prodotto adatto prima di tutto a chi vuole smettere di fumare e cerca un sostituto alla sigaretta tradizionale. Oppure a chi non è mai stato un fumatore incallito, vuole ugualmente eliminare le bionde, ma non cerca alte prestazioni e non ha nessuna voglia di cimentarsi con volt, watt, resistenze da cambiare e ricariche di liquidi appiccicosi. Un target ben specifico, insomma. Jai è molto elegante. Si presenta in una scatolina rettangolare nera, molto piacevole al tatto, larga poco più di un pacchetto di sigarette da dieci, ma più sottile. Schermata 05-2457162 alle 11.32.44La scatola si apre a scatto, come un accendino Zippo, e all’interno vi sono alloggiati due cilindri, anch’essi neri e satinati, delle esatte dimensioni di due sigarette. Sono composti da una batteria e una cartuccia usa e getta. Nel set iniziale sono comprese due ricariche, una gusto Rich e una Fresh, e una presa usb per ricaricare le batterie. Il tutto per 19 euro, che è un buon prezzo. Da poco è uscita anche una versione con serbatoio ricaricabile, che però non abbiamo avuto modo di provare. In questo caso lo starter set composto da 1 batteria, 1 cartuccia, 1 flacone da 10 ml di liquido, una presa usb e una custodia costa 28 euro.

La distribuzione avviene attraverso il circuito dei tabaccai perché il prodotto vuole essere una alternativa alle bionde destinato ad una clientela in cerca di un prodotto di pronto utilizzo. Se la spesa iniziale è piuttosto contenuta, non si può dire lo stesso per le ricariche, che sono vendute in confezione da due a 10 euro l’una: contando che il produttore garantisce per ogni cartuccia “fino a 300 tiri”, è facile immaginare che per un fumatore accanito non sarà il risparmio economico un motivo determinante per passare a Jai, quanto piuttosto il guadagno in termini di salute. Schermata 05-2457162 alle 11.32.17I gusti disponibili sono cinque, sia per le cartucce usa e getta che per la versione ricaricabile: due tabaccosi (Rich e i Intense), due al mentolo (Fresh e Cool) e uno esotico (Passion). Sono disponibili con 18 o 16 mg di nicotina, oppure senza. Qui abbiamo provato i due disponibili nel kit, quindi Rich e Fresh. Veniamo alla fumata. Il gesto è quello classico della sigaretta: Jai si tiene fra due dita, si può tenerla mentre si digita al computer, con un po’ di sforzo si può anche stringerla fra le labbra. Naturalmente è automatica, quindi basta aspirare senza dover premere alcun tasto, mentre l’estremità del cilindro si illumina ad ogni tiro, come se fosse la brace (però si illumina di bianco). Insomma la gestualità è in tutto e per tutto quella della sigaretta tradizionale ed è per questo che ci è sembrata particolarmente adatta a chi ancora fuma ed legato ai riti della bionda. La boccata è abbastanza modesta, ma discretamente soddisfacente e la nuvola di vapore è piuttosto contenuta. Una scelta voluta dall’azienda. Anche il sapore dei liquidi non cerca di offrire esperienze di gusto indimenticabili, ma anzi di ricordare il più possibile il sapore delle sigarette. I due aromi a nostra disposizione ci hanno infatti richiamato alla mente il sapore di una sigaretta di medio gusto e di una al mentolo. La nicotina, che potrebbe apparire molto alta, ha un impatto molto minore rispetto a un atomizzatore classico: potete svapare a 16 senza il minimo colpo di tosse. Ribadiamo, quindi, si tratta di un prodotto esteticamente molto curato e piacevole, adatto a chi vuole fare il primo passo per smettere di fumare, utilizzando qualcosa che ricordi molto la sigaretta tradizionale. Ma è anche un prodotto che può tornare utile agli svapatori incalliti, per fare due boccate in tutte quelle situazioni in cui tirare fuori la big battery e provocare nuvoloni al profumo di crema potrebbe risultare inappropriato. Per esempio le riunioni di lavoro.

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