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Matteo Gallegati, ovvero il Santone dello Svapo

di Stefano Caliciuri

E’ considerato tra i più importanti youtubers italiani, coloro cioè che usano le potenzialità del canale video per esprimere opinioni e pareri. Matteo Gallegati, 30 anni da Forlì, ha cominciato quasi per scherzo a pubblicare commenti, test e recensioni sul mondo dello svapo. E lo fa con una verve ed un’arguzia talmente particolare che ormai è conosciuto da tutti come il Santone dello Svapo. Un appellativo quasi blasfemo ma indica quanto il suo giudizio venga ascoltato dai vapers. Ed una sua critica può anche determinare l’insuccesso di un prodotto. Il suo marchio di fabbrica è la “recensione della prima volta”, ovvero Gallegati apre la confezione per la prima volta direttamente in video e rende partecipi gli spettatori del suo primo impatto. Ma quando è stata la prima volta di Matteo Gallegati con lo svapo? Quando e perché si è avvicinato a questo mondo? Tutto merito di una ragazza…

Ho iniziato a svapare per curiosità e perchè ero un grande amante di qualsiasi cosa si potesse fumare, da narghilè alle pipe classiche ai sigari e sigarette, sia rollate che tradizionali. Da quando ho iniziato a svapare nel giro di tre giorni sono passato da tre pacchetti di Marlboro rosse al giorno a zero. Ho provato la ma prima sigaretta elettronica a casa di un’amica, era una normalissima Ego Phantom. Quello è stato il punto di non ritorno. Ho passato il primo mese e mezzo su internet per 18 ore al giorno per informarmi; ho letto tutti i dizionari di svapo che internet offriva; ho guardato tutti i video dei più noti recensori dell’epoca. Di svapo se ne parlava solo in pochi forum per addetti ai lavori, non era ancora esploso Facebook. All’inizio del 2013, insieme ad altri due soci, ho inaugurato il negozio ma siamo sopravvissuti un anno, nonostante lo tenessi aperto dodici ore al giorno. In quel momento facevo già alcuni video per gioco ma erano recensioni divertenti, quasi goliardiche, ero schietto. Basti pensare che la prima che ho fatto, dedicata ad un liquido della Flatech, spiegava come il loro whiskey sapesse di bidone dell’immondizia. Chiuso il negozio ho continuato a fare video e fino a quando sarò seguito ed apprezzato continuerò a farli. Da poco, comunque, ho riaperto il negozio grazie anche al supporto dell’amico Michele Carrara.

Sei considerato tra i maggiori esperti di liquidi. Non a caso sei conosciuto come il Santone dello Svapo. Come nasce questo appellativo?
E’ nato in seguito ad un scherzoso tra amici. Nonostante avessi già chiuso il negozio molti amici continuavano a chiedermi informazioni o a farsi spiegare funzionamenti o trucchi legati allo svapo. Fino a quando alcuni amici mi hanno convinto ad aprire una vera e propria pagina Facebook come personaggio pubblico e, visto anche il mio look, quasi per prendermi in giro, l’amico Matteo Scarfi, tra una risata e l’altra, mi suggerì di chiamarmi il Santone dello Svapo. In pratica il nome nasce in maniera ironica, per prendersi poco sul serio e farsi due risate tra amici.

Perché hai deciso di condividere attraverso youtube le tue recensioni?
Schermata 2015-05-26 alle 16.56.04Beh, uso Youtube dai primordi. Quando ho cominciato ad usarlo, in Italia lo conoscevano in pochi. L’ho sempre visto come il futuro dell’intrattenimento e della comunicazione su vasta scala. Youtube per me è il futuro della televisione. Inoltre non c’è nessuno che ti monopolizza, tramite Youtube se rispetti le sue norme puoi dire veramente quello che pensi di qualsiasi cosa senza essere strumentalizzato o senza seguire linee che per forza devono andare bene a qualcuno. I follower su Youtube si sudano uno per uno, la gente si iscrive se davvero è interessata, se no guarda altrove.

Sei molto seguito e molti prendono come oro colato quello che dici. Però in materia di gusto personale non esiste la Verità, il piacere è soggettivo…
Io non aspiro a dire la verità. La verità non è un assoluto ma è relativa al punto di vista che la osserva. Io do solo il mio punto di vista che può essere condivisibile oppure no, onestamente non mi interessa avere approvazione o che le persone la pensino come me. Dico il mio parere sui liquidi e penso che le persone apprezzino la schiettezza perché di cose finte ce ne sono fin troppe a questo mondo.

Come reagisci di fronte le critiche?
Tendo a non rispondere, salvo quando gli insulti sono gratuiti o intollerabili: allora attacco anche io senza freni. Non mi interessa passare né per buono né per cattivo, sono quello che sono e se uno mi pesta i piedi esageratamente ribatto senza pensarci.

Come scegli i liquidi da recensire?
Non scelgo i liquidi da recensire, nel senso che quando trovo qualcosa di nuovo lo recensisco. Rigorosamente senza assaggiarlo prima di registrare la recensione. Penso che l’espressione che fai quando provi un liquido per la prima volta e il tuo primo parere così crudo e schietto vengono una volta sola. Se assaggiassi i liquidi prima facendo programmi, le mie recensioni non sarebbero quello che sono. Recensisco tutto quello che mi capita sotto tiro e tutto a scatola chiusa. Quello che si vede nei miei video è pura verità e pura opinione del primo momento. I gusti sono cose personali, le mie recensioni sui liquidi sono in stile scherzoso proprio perchè non vogliono essere pesanti o tecniche ma devono essere un momento di svago e di intrattenimento, giusto per farsi due risate, niente di più.

Qual è il confine tra recensione e marchetta?
Schermata 2015-05-26 alle 16.45.08Onestamente non so quale sia il confine. Mi verrebbe da dire che una marchetta è una recensione volutamente positiva dietro compenso economico. Io non ne ho mai fatte quindi non so come funziona quando si fanno, e non credo di saper rispondere a questa domanda non essendo un esperto di marchette. Ovviamente anche io amo più alcuni liquidi che altri, ma questo accade a tutti, onestamente il metro di paragone principale che utilizzo quando faccio un video è: il gusto è fedele alla sostanza originale? I sapori sono mischiati bene assieme? Non guardo altro, non saprei parlare bene di qualcosa che non mi piace, e non saprei parlare male di qualcosa che mi piace, non lo concepisco proprio.

Come sono cambiati i gusti degli svapatori negli ultimi tre anni?
Bisognerebbe chiederlo a loro, uno per uno. Io conosco i miei di gusti e, onestamente, delle mode o dei trend di mercato me ne sono sempre fregato. Per me non esiste la moda, esiste la qualità, o la mancanza di qualità. Personalmente ho sempre amato il tabacco e continuo ad amarlo, tre anni fa svapavo tabacco e ora svapo tabacco ancora più buono. Il mio obiettivo quando ho iniziato a svapare era quello di poter avere lo stesso gusto che mi dava la pipa. Ho inseguito questo obiettivo per due anni e mezzo e ora posso dire di esserci riuscito.

Come immagini il mondo dello svapo tra dieci anni?
Molto diverso: meno problemi, più professionisti. Chi non è in grado di essere professionista in questo settore sparirà e rimarranno quelli che ci hanno saputo veramente fare. Usciremo dalla fase embrionale in cui siamo e diventeremo un mercato più maturo. Ovviamente è tutto nelle nostre mani: io lavoro quindici ore al giorno per migliorare la scena di svapo italiana e far appassionare sempre più persone. Il futuro ce lo creiamo noi, nessun altro.

Cosa pensi dei cosiddetti “cantinari”, coloro cioé che producono in proprio liquidi pur non avendo licenze e autorizzazioni?
Schermata 2015-05-26 alle 16.51.00Credo che fino a quando qualcuno fa i liquidi per sé o per qualche amico non ci siano problemi. Ma se si vuole entrare nel mercato bisogna fare le cose seriamente, non improvvisare. Io ora collaboro con una grande azienda italiana e non mi interessano le cantine, nelle cantine ci stanno bene i salami e il vino buono. I liquidi si fanno altrove.

Ma quale è il tuo aroma perfetto, quello a cui non rinunceresti mai?
Quello che che amo più di tutti è un tabacco. Lo svapo ininterrottamente. Ma non dico di quale si tratta perchè tante volte ho parlato troppo, per ingenuità o per passione, con persone che poi mi hanno fregato le idee. Comunque presto lo saprete perché ci stiamo lavorando. E quel giorno lo dirò apertamente.

E invece qual è il liquido che neppure apriresti dalla confezione?
Non c’è un gusto che non assaggerei. Temo fa ho girato una mini serie per il web, La gang del gusto dove abbiamo recensito i liquidi più disparati: siamo stati i primi al mondo a fare una cosa del genere, ci siamo svapati di tutto, dal prosciutto crudo, al cotto, al midollo, al pollo bollito, al granchio. Bisogna essere disposti a sperimentare qualsiasi cosa a livello di gusto. Fino a quando non assaggi non potrai sapere se ti piacerà oppure no.

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