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Se in Italia la lotta è contro la tassazione, in Svizzera l’impegno degli svapatori è su un versante ancora più impegnativo e restrittivo: abolire il divieto di utilizzo della nicotina. Gli svapatori elvetici si sono dati appuntamenti sabato 31 in Kornhausplatz a Berna per chiedere a gran voce il diritto di accedere ad una sostanza che non può essere paragonata ad una droga, analogia che invece da più parti è stata sollevata. Il paradosso è che tra Italia e Svizzera ora si è innescato un curioso scambio di favori: gli italiani valicano la frontiera per acquistare senza tassa e gli svizzeri vengono da noi per avere la nicotina. Favori che spesso si tramutano in veri e propri scambi con interesse e soddisfazione da entrambe le parti. Questo, però, è possibile soltanto nelle cittadine di frontiera: il divieto e la tassazione, purtroppo, vige nel resto del territorio. Se in Italia c’è una speranza di ridurre e rimodulare la tassa, in Svizzera il dibattito è aprto ma non sembra essere a favore degli svapatori. Qui un approfondimento sui motivi della manifestazione e sulla situazione elvetica.