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Chobelet (Eliquid France): “Gli italiani hanno grande energia”

Gli svapatori italiani si caratterizzano per i loro gusti non semplici. Sono alla costante ricerca di liquidi dal sapore caratteristico, mai banale. La scelta predominante ricade sulle prodzioni italiani anche se negli ultimi tempi stanno emergendo realtà fino a qualche anno fa impensabili. E’ il caso della Eliquid France, azienda che sta vedendo crescere il proprio potenziale proprio sul territorio italiano. Se prima era insolito trovare un liquido estero, statunitense a parte, ora sono molti i rivenditori che cercano prodotti anche d’oltralpe. E tra questi vi sono soprattutto quelli prodotti dall’azienda fondata da Christophe Chobelet.

L’avventura commerciale della Eliquid France inizia nel gennaio 2013. Dopo nove mesi di ricerca e sviluppo entra in commercio la prima linea di eliquids. Utilizzano aromi che provengono da Grasse, luogo d’eccellenza mondiale dei maestri profumieri, mentre la nicotina pura proviene dalla Germania. Distribuiscono ai clienti in tutta Europa circa due milioni di flaconi al mese.  A parlare ai microfoni di Sigmagazine è il direttore generale Stanislav Chobelet (al centro nella foto di copertina).

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Christophe Chobelet, fondatore di Eliquid France

Di quanti collaboratori vi avvalete?
Al momento siamo in quindici: dieci addetti alla produzione e cinque nel settore amministrativo, tra cui Ariane Van Looy che è la responsabile commerciale export per l’Europa, e dunque il punto di riferimento anche per l’Italia.

Come descrivereste lo svapatore francese?
Lo svapatore medio francese preferisce liquidi premiscelati e di qualità. Li sceglie spesso di fabbricazione francese- Utilizza la box e gli atom in sub ohm per avere molto vapore e la migliore resa aromatica degli aromi.

Avete notato differenze con i gusti italiani?
No, non esiste una grande differenza nei gusti degli italiani e dei francesi. Entrambi amano sapori miscelati, cocktails, con aromi complessi.

Il dibattito in Francia è incentrato sulla salute: il ministro ha recentemente detto che lo svapo avvicina i giovani al tabagismo perché ricorda il gesto del fumare. Cosa ne pensate?
Ha evidentemente torto. Piuttosto sono i fumatori che scegliono lo svapo per smettere con il consumo di sigarette avendo capito che sono molto tossiche per la salute.

In Italia, al contrario, il dibattito riguarda la tassazione. Ora è sospeso il versamento dell’accisa sugli aromi e sui liquidi senza nicotina. Come state seguendo la questione?
Noi seguiamo tutti i diversi dibattiti sulla sigaretta elettronica in generale in tutti i Paesi. Per quanto riguarda la sospensione della tassa in Italia è buona cosa. Ma bisogna fare ancora di più, guardare più lontano, affinchè quanti più fumatori possano facilmente avvicinarsi allo svapo.

Quanto lavoro e studio c’è dietro la creazione di un liquido?
Posso quantificare in cinque-sei mesi di lavoro. E’ un periodo lungo perché bisogna concentrarsi prima di tutto nella ricerca sull’accostamento dei sapori, poi bisogna testare il liquido sui differenti devices. Quindi viene il lavoro sull’etichettatura e infine tutte le pratiche amministrative e legali per poterlo mettere sul mercato.

E come nasce un liquido di successo? Fortuna o cos’altro?
Il avoro di ricerca serve appositamente per creare un liquido di successo. E’ sempre il principale obiettivo. Noi facciamo molti sondaggi preventivi sulle nostre produzioni al fine di sapere se il prodotto potrà piacere al più vasto numero di svapatori.

Come giudicate il mercato italiano?
Per noi è molto importante. Notiamo una fortissima energia da parte degli Schermata 07-2457221 alle 14.14.29svapatori nel difendere il settore. E questo è fondamentale per lo sviluppo dello svapo stesso.

Il 2016 sarà l’anno della direttiva europea sui tabacchi e prodotti da inalazione. Qual è il vostro giudizio?
Il prossimo sarà infatti un anno importante per lo svapo europeo. Anche attraverso la Fivape (Federazione dello svapo francese, ndr) stiamo seguendo molto da vicino le evoluzioni regolamentari conseguenti alla Dtp. Vogliamo rispettare punto per punto la direttiva.

Come immaginato il fumo elettronico fra dieci anni?
Sarà sempre più evoluto grazie alla scoperta e l’utilizzo di nuovi materiali sempre più performanti. Lo svapo sarà sempre di più un piacere.

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