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Francia, vietato svapare al lavoro: è seduttivo. E in Rete si scatena l’ironia

Ormai ci siamo. Mancano meno di ventiquattro ore alla manifestazione nazionale che, a Roma di fronte il Ministero dell’Economia, dovrà servire per “dare la sveglia” ai nostri governanti. Ridestarli cioé dal senso di ipnosi che paiono essere assoggettati nei confronti dell’Aams, braccio armato e co-responsabile della scrittura dell’equivalenza ecig-sigaretta tradizionale. Ad essere sinceri, anche se il settore è in fermento e in sollevazione, in Italia il dibattito è di livello più alto rispetto ad altri Stati europei e non. Magra consolazione, certamente. Ma da noi, almeno, le norme in materia di sicurezza e standard per la salute, sembrano ormai dati per scontato. Il divieto di vendere nicotina ai minorenni è cosa buona, mentre il divieto di svapo nei luoghi al chiuso è regolamentato con accortezza, spesso lasciato addirittura al buon senso.
Schermata 07-2457210 alle 12.49.39In Francia non è così. La grandeur transalpina ancora una volta è ridimensionata ai nostri occhi. Nei giorni scorsi il ministro alla salute Marisol Touraine ha motivato la necessità di vietare lo svapo nei luoghi di lavoro o aperti al pubblico perchè “la priorità è evitare che il gesto di fumare sia banalizzato, sia considerato come un gesto di seduzione, un gesto di appartenenza ad un gruppo”. Aggiungendo che il provvedimento avrà valore da luglio. Si fa fatica che queste parole le abbia pronunciate un ministro alla Salute, ma così è. Poteva entrare nel merito della sicurezza, della nocività della nicotina, della mancanza di dati e ricerche certe. Aveva, insomma, decine di altre motivazioni che, seppur discutibili, potevano apparire inattaccabili. E invece, forse per originalità, o forse per ignoranza in materia (d’altronde in Italia ne sappiamo qualcosa) non ha saputo trovar altra motivazione della seduzione del gesto.
Non sono ovviamente mancate le reazioni e le proteste. Schermata 07-2457210 alle 12.53.31Se da un lato è intervenuto il presidente dell’Aiduce, l’associazione indipendente degli utilizzatori di sigarette elettroniche, sostenendo che le parole di un ministro non sono legge quindi finché rimangono nell’aria tali sono da considerare, gli svapatori hanno reagito a modo loro, con un’ironia per una volta che di francese ha ben poco. Hanno creato un evento su Facebook in cui si invitano i consumatori a postare fotografie del “gesto di fumare”. Lasciamo a voi il divertimento di sfogliare tutte le fotografie.

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