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In verità non abbiamo mai pensato che potesse diventare un’iniziativa che tutti gli altri negozianti potessero riprendere. Il mio gesto è stato poi diffuso sui social network e molti l’hanno condivisa reputandola un’ottima cosa. Alcuni hanno pensato di riproporla anche nei loro negozi. Nel nostro è già diventata un’iniziativa permanente.
La storia è nota: ci sono interessi miliardari, le malattie sono fonte di guadagno per le multinazionali del farmaco. La voce tabacco nella finanza pubblica, specialmente italiana, è importantissima. Era logico aspettarsi attacchi e pressioni sul settore.
Non la considererei una vera ripresa, perlomeno dal punto di vista dei negozi. Di certo questa assenza di regole sta facilitando molto il mercato online e sta permettendo al mercato illegale di agire impunemente. Sono convinto che la crescita sarà più marcata in autunno e inverno quando le grandi multinazionali del tabacco intensificheranno il loro operato mediatico.
Cosa manca ancora alla sigaretta elettronica perchè possa diventare un device di larghissimo consumo per, non dico soppiantare, ma almeno concorrere alla pari con il tabacco tradizionale?
Manchiamo noi. Chi gestisce il mercato del tabacco sta entrando nel nostro mercato con i loro prodotti, saranno loro che decideranno quando sarà il momento. Noi, lo dico con tristezza, non abbiamo sin qui dimostrato di essere una realtà capace di essere determinante per il futuro di questo prodotto. In molti si sono fermati alla clientela acquisita, pensiamo più ai vapers che ai possibili nuovi consumatori, sempre più operatori puntano a liquidi particolari, cremosi, fruttati , possibilmente esotici, che a prodotti che si avvicinano alla sigaretta, unica via per staccare il fumatore tradizionale dal vizio.
Ognuno è libero di pensarla come vuole, esiste una coscienza e ognuno risponde ad essa. Coloro, pochi per fortuna, che ci hanno attaccato vivono abitualmente in uno stato dove la malafede fa parte del loro essere, vedono sempre tutto sotto forma di interesse perchè non sanno pensare ad altro e per attirare l’attenzione degli altri, visto che oramai sono stati emarginati da quasi tutti. Ed è rimasto loro un solo mezzo: creare polemiche e sospetti. Sono lo squallore del nostro settore. Per costoro nessun commento è possibile, solo tristezza e pietà.