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E-liquid, Jean Moiroud (Fivape): “Oltre il gusto conta anche confezione e marketing”

Il presidente della Federazione interprofessionale dello svapo francese traccia bilancio del settore.

La terza edizione del salone Vapexpo di Parigi ha segnato il record di presenze ed espositori. Duecentodieci espositori (il 70 per cento per cento in più rispetto lo scorso anno), biglietti e accrediti saliti del 25 er cento, partecipazione estera che ha superato quella francese. Segno che il fumo elettronico sta diventando sempre di più un fenomeno culturale diffuso, oltre che di costume. Ed anche per questo i produttori di liquidi sono sempre più impegnati a superare la concorrenza attraverso confezioni elaborate, accattivanti e curiose Gli stand dei fabbricanti di liquidi fanno la parte del leone (43 per cento), seguono i produttori di accessori e batterie (21 per cento) mentre soltanto uno stand su dieci è di un negozio specializzato. Secondo Jean Moiroud, presidente della federazione dei professionisti della sigaretta elettronica (Fivape) i consumatori cambiano gusti in fretta, anche se le tendenze spesso sono dettate dalle scelte commerciali e di produzione delle stesse aziende: “Quest’anno i gusti che sono andati per la maggiore sono stati i cereali e lo yogurt. Ma, al di là del sapore, i produttori puntano molto anche sulla confezione e sul marketing per attirare sempre di più l’attenzione e la curiosità del consumatore”. In effetti, in un mercato che si sta saturando, è sempre più difficile per un’azienda produttrice emergere e dunque puntano sull’attrattività della confezione. “E’ una vera opera di seduzione – commenta divertito Moiroud.
Secondo l’istituto di ricerca e statistica francese sono 3 milioni i francesi che svapano regolarmente, di cui oltre la metà quotidianamente. Questi dati fanno della Francia il primo mercato europeo, in numero di svapatori, davanti il Regno Unito. Il mercato francese è mosso per due terzi dalla vendita di e-liquids (circa 400 milioni di euro) e il settore rappresenta il 2 per cento della vendita totale di prodotti derivati dal tabacco. “Quindi – conclude Moiroud, presidente Fivape – il settore non è affatto marginale ma tutti i governi dovranno tenerlo in grande considerazione a partire da subito“.

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