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Una ottima possibilità per investire e ammodernare l’azienda, avendo così la possibilità, perché no, di ampliare il proprio parco clienti e magari adeguarsi alle nuove regole dettate della Direttiva eruopee. Anche se è in fase di redazione di concerto tra i Ministeri dell’Economia e delle Attività produttive, la norma sarà inserita e quindi approvata all’interno della legge di stabilità.
Si tratta del cosiddetto Super-ammortamento 2016, provvedimento che consente alle aziende che investono in beni strumentali di ammortizzare il relativo bene nella misura del 140 per cento e non del 100 per cento. L’ipotesi al vaglio del Mef è di elargire questa possibilità soltanto per un anno: costerebbe allo Stato circa un miliardo di euro.
Il meccanismo è stato ripreso sul modello della legge francese voluta da Emmanuel Macron: prevede che ai soli fini delle quote di ammortamento il costo del bene è aumentato del 40 per cento. Quindi, mentre dal punto di vista civilistico il bene considerato continua ad essere ammortizzato secondo le aliquote ordinarie, dal punto di vista fiscale viene concessa una «variazione in diminuzione della base imponibile» su cui poi verranno calcolate le imposte. Facciamo un esempio pratico: se l’azienda Ypsilon acquista un bene per un costo al netto di Iva di mille euro e il relativo coefficiente di ammortamento è del 10 per cento per 10 anni, con il super ammortamento questa azienda avrebbe diritto a dedurre fiscalmente il 14 per cento (ovvero il 40 per cento in più).
Ad oggi l’ipotesi del Mef prevede che tutte le imprese – quindi anche tutte quelle del comparto fumo elettronico – che effettuano investimenti produttivi nel corso dell’anno prossimo potranno utilizzare il super ammortamento. Renzi ha ipotizzato di introdurre la forma di agevolazione fiscale per il solo 2016; i tecnici del MEF, in questa ipotesi, dovrebbero stanziare almeno 1 miliardo di euro.
