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Ecig, l’endorsement di Cameron cela una spiacevole verità

“E’ una grande promessa vedere che milioni di persone hanno usato le sigarette elettroniche per smettere di fumare o hanno sostituito completamente le sigarette con quelle elettroniche, quindi penso che si debba dire chiaramente che questo è un percorso del tutto valido per fare del bene alla propria salute”.

Schermata 12-2457374 alle 15.09.10Così il premier britannico David Cameron ha risposto ieri, durante il tradizionale question time del mercoledì, al parlamentare conservatore Mark Pawsey che gli chiedeva: “Il primo ministro vuole unirsi a me nell’evidenziare che le sigarette elettroniche possono aiutare ad abbandonare definitivamente il tabacco?”. Rullo di tamburi e calici in alto di tutto il mondo del vaping per l’endorsement del primo ministro britannico? Non proprio, perché in Inghilterra è scoppiata una polemica che potrebbe ritorcersi contro la sigaretta elettronica. Si dà il caso, infatti che il deputato Pawsey lo scorso settembre sia stato ospitato ad una partita dei Mondiali di Rugby a spese (1650 sterline) di Japan Tobacco International, l’azienda che possiede E-Lites, uno dei principali marchi di sigarette elettroniche in Gran Bretagna.

Schermata 12-2457374 alle 14.56.22Pawsey si difende dicendo che aveva dichiarato tutto sul sito del Parlamento. Ma le regole della House o Commons prevedono che, prima di formulare una domanda, i membri debbano dichiarare verbalmente qualsiasi “interesse pecuniario rilevante o benefit di qualsiasi natura” connessi al tema su cui stanno per intervenire. Una polemica strumentale, si potrà pensare, ma la questione della trasparenza viene presa molto sul serio in Inghilterra. E infatti è subito partito un fuoco incrociato sul parlamentare conservatore e sono state fatte molte illazioni sul perché abbia taciuto la circostanza.

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Decisa a fare le pulci a Pawsey, la stampa britannica ha indagato i componenti dell’Intergruppo parlamentare pro-vaping fondato dall’MP nel 2014 e da lui presieduto. E ha scoperto che il contatto per il pubblico dell’intergruppo è il lobbysta Ian Gregory di Abzed Communications. Il nome di Gregory, però, appare come press contact – stavolta per Centaurus Communications – anche sul sito E-Lites, il brand acquistato da JTI nel 2014. Quantomeno disdicevole.

Dando per scontato che David Cameron fosse all’oscuro di tutto questo, ci prendiamo con soddisfazione la dichiarazione del premier a favore del fumo elettronico. Ma ci permettiamo di commentare che il vaping, proprio perché è un settore pulito, non può che trarre forza e credibilità da una trasparenza estrema.

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