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di Stefano Caliciuri
Meno gusto ma più sicurezza. O meglio, altrettanto gusto dei liquidi americani ma dopo mesi e mesi di ricerche di laboratorio senza l’utilizzo di scorciatoie. E’ questa la filosofia di JWell, azienda francese produttrice di eliquids. Facendo seguito alla campagna di trasparenza e rispetto verso i consumatori, Olivier Sarfati, titolare e fondatore dell’azienda, ha diffuso un comunicato stampa con cui spiega come vengono prodotti e cosa contengono i liquidi Jwell.
“Con più di 270 punti vendita e corner dedicati nel mondo – spiega Scarfati – dobbiamo essere d’esempio: è una questione di rispetto per nostri clienti. Anche per questo abbiamo sin da subito introdotto il sistema di chiusura di sicurezza nei flaconi, seppur la regolamentazione ancora non lo stabilisse. Era semplicemente una questione di buon senso, così come lo è per il diacetile. Quando abbiamo lanciato la linea premium All Saints, abbiamo preferito lavorare a lungo sui nostri aromi prima di raggiungere il miglior gusto di biscotto. Potevamo ricorrere alla strada più semplice, come hanno fatto certi produttori di liquidi americani o malesiani, ovvero integrare una molecola potenzialmente pericolosa come il diacetile“. JWell non l’ha fatto. E così come loro, siamo sicuri che molti altri non l’abbiano fatto o dicano di non averlo fatto. La differenza però è nella comunicazione: rispettare i consumatori significa “metterci la faccia” e assumersi le poprie responsabilità, nel bene e nel male. Non hanno valore appelli o comunicati d’insieme se non avallati da documentazioni e certificazioni ad hoc di ogni singola azienda. Affermare che un mercato è scevro da qualsiasi contaminazione è semplicemente una affermazione senza alcun fondamento di verità e fondatezza. Sono i singoli fatti che contano, non le parole collettive.