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Negli Usa il numero dei fumatori diminuisce ad un tasso mai registrato prima. Lo dice un recente sondaggio Gallup secondo il quale ad abbandonare le bionde sono soprattutto i giovani adulti fra i 18 e i 29 anni: si parla di un tasso di abbandono superiore del 12 per cento rispetto a dieci anni fa. Si tratta della fascia di popolazione che nei primi anni 2000 era quella considerata più a rischio di cedere al tabacco.
Questo rapporto fa il paio con un recente studio del Center for Disease Control and Prevention, che riportava un aumento nell’uso delle sigarette elettroniche e una diminuzione del fumo fra i giovani di età compresa fra i 18 e i 24 anni. Circa il 5,1 per cento di questi sono vapers abituali, mentre la percentuale scende al 4,7 per cento per la popolazione fra i 25 e i 44 anni.
Il rapporto del Cdc confuta anche uno dei maggiori cavalli di battaglia degli attivisti anti-svapo, secondo i quali l’uso dell’e-cig potrebbe indurre i giovani al fumo. Solo lo 0,4 per cento dei vapers abituali, infatti, non aveva mai fumato una sigaretta prima e i non fumatori ad aver provato almeno una volta una sigaretta elettronica sono un misero 3, 4 per cento. Dall’altra parte, invece, lo studio rivela che addirittura il 55,4 per cento di chi ha smesso di fumare lo ha fatto sostituendo il tabacco con la sigaretta elettronica. Numeri che, almeno secondo noi, parlano da soli.
