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Philip Morris lancia hashtag e lo sfottò è virale

Lanciare una campagna social per attirare clienti e vedersela ritorcere contro invasa da consumatori inferociti. In passato è già capitato ad Enel e McDonald’s. Oggi sta accadendo a Philip Morris.

Schermata 12-2457376 alle 10.27.29Attraverso diciotto quotidiani nazionali, la multinazionale del tabacco ha diffuso un ashtag con l’intenzione di porre l’attenzione, e denunciare, il contrabbando di tabacco. E’ stato definito #unpesopertutti, perchè in questo modo si finanzierebbe la criminalità organizzata e si penalizzerebbero le entrate erariali.

Schermata 12-2457376 alle 10.26.19Probabilmente Pm non ha però fatto i conti con tutti coloro che invece delle sigarette non ne vogliono proprio sentir parlare e, soprattutto, con coloro che in questi anni si sono sentiti osteggiati, combattuti e sinanco presi in giro da Pm stessa. Ed è così che la campagna ha assunto un risvolto inaspettato.

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L’hashtag ha avuto successo, sì, ma associato a tweet e messaggi di protesta nei confronti della Philip Morris e della sua politica “lobbysta” e “amicale” nei confronti del governo Renzi. Il mondo della sigaretta elettronica ha fatto gruppo compatto e in queste ora stanno continauando i messaggi di scherno.

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Per una volta i vapers hanno trovato unità d’intenti. La speranza è che così come siano riusciti ad essere uniti per “lottare contro”, presto riusciranno a trovare analoga motivazione per “lottare per” .

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