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Nel giro di due anni, tra il 2013 e 2015, il mercato dei prodotti anti-tabacco (come sigarette elettroniche, gomme e compresse) venduti in farmacie, parafarmacie e corner, si è dimezzato arrivando ad un valore di circa 15 milioni di euro. Un calo costante che ha colpito soprattutto le ecig, come rileva un’indagine di Ims Health, multinazionale che fornisce servizi di ricerche e statistiche per FederFarma.
Dopo il boom registrato nel 2013 (quando le vendite hanno raggiunto i 21 milioni di euro), le sigarette elettroniche – si legge sul comunicato – hanno subito un crollo fino ad assestarsi a ottobre 2015 su un giro d’affari di circa 4,3 milioni l’anno. Probabilmente, suggerisce l’indagine, le ecig vengono vendute di più nei negozi specializzati che nelle farmacie, parafarmacie o corner, anche se, in base alle statistiche dell’Istituto superiore di sanità (Iss), sono risultate comunque in calo nelle preferenze dei fumatori, passando dal 4,2 per cento nel 2013 all’1,1 per cento del 2015. Il flop delle ecig in farmacia riporta al primo posto nei consumi i presidi tradizionali contro la disassuefazione al tabacco, come gomme e compresse, che seppur in calo, non hanno avuto una contrazione pesante come quella delle sigarette elettroniche. Nel 2012 il loro giro d’affari si attestava sui 14 milioni (stabile rispetto al 2009), per poi scendere nel 2013 a 12 milioni e poco meno di 11 nel 2015.