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Polemica prezzi, Arcangelo Bove: “Ora parlo io”

Polemica senza fine quella tra rivenditori, produttori e distributori. Dopo aver dato conto di una lettera aperta redatta da Anide – associazione di negozianti – che paventava comportamenti commerciali scorretti da parte di alcuni soci Anafe – associazione confindustriale dei produttori – le reazioni non si sono fatte attendere.

Dopo aver inserito in calce all’articolo quanto richiesto da Elisabetta Robotti (“Che nella “lettera aperta ad Anafe” si facesse riferimento al Sig. Arcangelo Bove è una pura Vs. interpretazione. Che il testo fosse scritto da me, anche. Vi prego di chiarire pubblicamente quanto Vi ho appena scritto), anche Arcangelo Bove (Arcbo) decide di intervenire in prima persona e ci invia quanto segue:

Prima di entrare nel cuore della questione, occorre premettere che la signora Robotti, inviando quella lettera attraverso Anide, non poteva che riferirsi a me ed alla mia azienda, dal momento che tutti gli altri iscritti ad Anafe (Flavourart, Ribilio, Puff, Smoke, Vaporart, Categoria) sono o franchisor che applicano con prezzi imposti/consigliati, o distributori con vendita solo all’ingrosso oppure produttori di liquidi e aromi. Dopodiché vorrei spiegare alla signora Robotti che in Italia esiste l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato: quando un prodotto non deve sottostare al monopolio (o ad un prezzo imposto come per esempio le sigarette) deve esserci libera concorrenza. Il cartello non è permesso anzi è sanzionato per legge. Pertanto se la signora Robotti compra ad un prezzo supermaggiorato non è colpa mia. Noi abbiamo ampi margini sui prodotti che rivendiamo e riusciamo ad averli per due motivi fondamentali: importiamo direttamente dai produttori o dai fabbricanti e acquistiamo in grosse quantità. Questo ci permette di avere un grosso potere contrattuale e di acquistare a prezzi migliori rispetto ad altri distributori. Non è un caso se siamo gli unici al mondo ad avere la distribuzione  per ben due nazioni di prodotti Kangertech (esclusiva per la Slovenia e normale per l’Italia, come visionabile sul sito ufficiale). E non è un caso se siamo gli unici in Italia ad avere la distribuzione ufficiale dei prodotti Innokin (vedi sito innokin – distributori). Non è altrettanto un caso che la Efest ci abbia dato la distribuzione esclusiva per la Slovenia dei propri prodotti . Non è un caso, infine, che gli altri distributori abbiano l’obbligo di adempiere al divieto di vendita di questi prodotti sui territori di nostra esclusiva scrivendo, ad esempio per la Slovenia, il messaggio: “I prodotti Kangertech non sono ordinabili da clienti sloveni – Kangertech products can not be ordered by Slovenian customers”. Pertanto assodato che non stiamo vendendo sottocosto nulla, e che quindi non stiamo facendo nulla di eticamente scorretto, la signora Robotti (presidente Anide) dovrebbe solo farci delle scuse pubbliche per quanto affermato (comportamenti etici scorretti). Noi fino a qualche mese fa eravamo i più grandi distributori in Italia di sigarette elettroniche, poi abbiamo deciso di non rifornire più i negozi perché – nonostante grazie a noi riuscissero ad avere tantissime referenze di prodotti che importavamo da tutto il mondo e nonostante solo grazie a noi nel settore distribuzione si creava concorrenza – non facevano altro che calunniarci in giro per forum segreti e non. Cito un esempio su tutti: tempo fa prendemmo una partita di liquidi di una nota marca italiana da un negozio perché non riusciva a venderli. Ci chiese il favore di acquistarli a prezzo di costo e di rivenderli poi per recuperare almeno il costo della merce. Noi così facemmo. La signora Robotti, tramite il suo account Fb, in un gruppo segreto avrebbe chiesto al titolare di quell’azienda di scrivere un comunicato per affermare che tali prodotti potevano non essere originali. Questo per farvi capire dove si può arrivare e chi è la persona che sta calunniando me, la mia azienda e tutti i collaboratori che quotidianamente la fanno andare avanti. Non credo ci sia altro da aggiungere“.

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