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Ecig, Polonia: presto divieto vendita online?

Governo e parlamento impegnati nel recepimento della Direttiva europea su tabacchi e prodotti del vaping. Oltre il divieto di vendita ai minori e l'utilizzo in ospedali e scuole, in discussione anche la chiusura di tutti gli shop online.

di Teodoro Brandis

Scrivi Polonia e pensi Italia. Nel paese dell’ex blocco socialista è in fase di recepimento la Direttiva europea. Molte le analogie con l’Italia: dal divieto di vaping negli ospedali e nelle scuole (comprese le pertinenze esterne), al divieto di vendita ai minori. Ma c’è di più. Anche in Polonia sta avvenendo proprio in questi giorni analoga discussione sui siti web dedicati al vaping. Ma se in Italia la pressioni vanno nella direzione di chiudere la vendita on line dai siti con domini esteri, in Polonia la prospettiva potrebbe essere addirittura più nefasta per i vapers: il governo starebbe studiando infatti una norma con cui dichiarare illegali tutte le vendite di ecig e liquidi on line. Come in Italia, anche in Polonia le lobby del tabacco sono molto potenti. Ma mentre nel Belpaese le lobby possono spartirsi il mercato delle quattro Big, in Polonia chi vuole lavorare nel settore del tabacco deve necessariamente fare i conti con la Philip Morris. Non a caso la discussione sulla tassazione già in passato aveva portato il governo polacco a prendere d’esempio l’Italia, dove l’equivalenza tra ecig e sigarette tradizionali ha creato un precedente. L’industria del tabacco è un elemento importante dell’economia polacca – paga annualmente al bilancio dello Stato quasi 6 miliardi di euro e garantisce il lavoro a quasi 80 mila persone.

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