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“Nessun reato commesso; nessuna sanzione comminata; dissequestrati magazzini e stabilimento”. Arcangelo Bove non nasconde la propria soddisfazione dopo aver appreso i contenuti della sentenza del Tribunale del riesame di Benevento. “L’ho sempre detto e sostenuto: si è trattata di una mancanza di alcuni documenti che però abbiamo fornito integralmente e per tempo”. La contestazione era riferita ad alcune fatture che non risultavano in possesso dell’amministrazione. Ma per un puro fatto temporale la merce, arrivata un paio di giorni prima dell’ispezione, non era stata ancora fatturata così come d’altronde è permesso dalla legge. “Ora – spiega Bove – in magazzino c’è un po’ di disordine dovuto alle perquisizioni. Entro un paio di giorni però il sito Svapoweb tornerà ad essere attivo”. Arcangelo Bove è stato supportato legalmente dall’avvocato Vittorio Fucci, la cui linea difensiva si è dimostrata vincente su tutti i fronti.
In seguito al comunicato stampa dei carabinieri con il quale si paventavano reati che abbracciavano l’evasione fiscale e la ricettazione, Anafe decise di dare evidenza alla sospensione di Bove dall’associazione. Con altrettanta evidenza Bove attende ora il passo indietro pubblico sul provvedimento, così da poter espletare le proprie funzioni da associato in occasione della prossima assemblea plenaria che dovrà eleggere il nuovo presidente di Anafe.