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Marco Cappiello (Enecta): dalla pianta al liquido, Cbd a chilometro zero

L'azienda italo-olandese cofondata da Marco Cappiello è specializzata in prodotti alla cannabis. Le piantagioni sono in Molise e i semi certificati in ambito Ue come derivanti da canapa industriale.

Associare vaping e principi attivi è una delle più recenti tendenze dell’industria dei liquidi per le sigarette elettroniche. Per avere un’idea basta contare quante aziende nell’ultimo anno hanno aggiunto alla loro gamma uno o più liquidi al Cbd, la componente terapeutica della cannabis. enecta3Fra queste anche Enecta, specializzata esclusivamente nella produzione di liquidi al cannabidiolo. Una scelta così netta che l’azienda, come spiega Marco Cappiello responsabile marketing e socio fondatore, da un anno ha deciso di coltivare in proprio la cannabis e di curare in prima persona anche l’estrazione del principio attivo.

Quando è nata la vostra azienda?
Enecta è nata nel 2013 in Olanda, ad Amsterdam ed è stata fondata da tre soci italiani e un socio olandese. Ad oggi nell’azienda lavorano dieci persone, più sette che si dedicano all’estrazione del Cbd.

Quali sono stati i primi passi?
Abbiamo iniziato con prodotti classici per il vaping, ma ben presto abbiamo raccolto la richiesta di liquidi alla cannabis, inizialmente con un prodotto usa e getta al gusto di cannabis e in seguito con un progetto che contenesse il cannabidiolo.

Quando avete prodotto il primo liquido al Cbd?
Nel 2014. Abbiamo cominciato in Olanda dove siamo entrati in contatto con produttori di Cbd. Cercavamo di capire come mescolare liquido per la vaporizzazione e cannabidiolo, perché le resine della canapa che contengono il principio attivo non sono facilmente solubili nell’eliquid e va applicato un processo che non conoscevamo. C’era poco know how, per questo ci siamo circondati di chimici ed esperti della materia.

E quando avete portato questo liquido anche in Italia?
Quasi subito. Al quel tempo nel nostro Paese era un argomento nuovo, nessuno sapeva che fosse possibile includere un cannabinoide nei liquidi. Abbiamo dovuto farci spazio nello scetticismo e scontrarci con le perplessità degli operatori.

Come siete arrivati alla scelta di concentrarvi sulla produzione di liquidi al Cbd?
L’esigenza di differenziarci rispetto all’iniziale sviluppo dell’industria del vaping ci ha portato a concentrarci su questa nicchia di altissimo interesse. Oggi siamo noi stessi a produrre il nostro Cbd, in pratica seguiamo tutta la filiera dalla crescita della canapa all’estrazione del cbd. Per l’imbottigliamento, invece, ci rivolgiamo ad un’azienda italiana.

Coltivate da soli la canapa?
Abbiamo cominciato a farlo quest’anno ed è stato un anno pilota che ci ha dato molte soddisfazioni.

Dove sono le coltivazioni?
In Italia, nel molisano. I semi che utilizziamo sono registrati nella comunità europea come canapa industriale. Tutto il processo è interamente legale e controllato.

Che forma di Cbd usate per i liquidi da vaporizzazione?
enectaAd oggi ci sono due strade per utilizzare il Cbd nei liquidi. La prima è quella di utilizzarlo sotto forma di cristalli che si ottengono con un processo simile all’estrazione dello zucchero dalla canna da zucchero. Così si arriva a un cristallo puro al 99% che contiene unicamente la molecola del Cbd. Noi però preferiamo un altro metodo, perché alcuni studi hanno rilevato che il cbd si attiva meglio se associato alle altre molecole proprie della canapa. È il cosiddetto entourage effect: l’interazione fra il Cbd e il suo fitocomplesso, lo rende più attivo. Quindi per ottenere u prodotto soddisfacente non usiamo il cristallo puro ma utilizziamo un metodo di filtraggio che conservi intatto il fitocomplesso.

A quale pubblico vi rivolgete?
Inizialmente pensavamo che fosse il nostro target potenziale fosse il fumatore di marijuana. Poi ci siamo invece resi conto che si rivolgeva a noi chi voleva ausilio terapeutico. Quindi diciamo che ci rivolgiamo al pubblico del vaping nel quale ci sono persone che vogliono curarsi attraverso la vaporizzazione.

Quali sono i benefici di svapare Cbd?
Schermata 06-2457569 alle 14.06.30Il Cbd è il responsabile della parte terapeutica della cannabis, mentre il Thc si associa allo svago. Il Cbd è un antiinfiammatorio, un muscolo rilassante, un neuroprotettore, regola omeostasi del sistema endocannabinoide, sistema interno associabile al sistema nervoso che ha la funzione di regolare la comunicazione fra i diversi organi del nostro corpo. Più è in equilibro, più attiviamo proprietà autocurative del nostro organismo. Se assunto attraverso lo svapo il Cbd viene subito assorbito dal polmone e dunque la sua biodisponibilità è immediata. Questo è il beneficio di svapare il Cbd piuttosto che ingerirlo con tramite olio o altro.

Come valutate in generale il mercato per i liquidi al cannabidiolo?
Penso che ci sarà una forte espansione nel futuro. Al Vapitaly dello scorso maggio ho visto molte aziende che associavano piante potenzialmente curative e aromaterapia al vaping. In Italia la cannabis terapeutica è ancora un argomento molto discusso, ma c’è una proposta di legge che dovrebbe potrebbe favorirne la legalizzazione. Questo renderebbe il mercato italiano molto interessante per il vaping terapeutico.

Oltre che in Italia e in Olanda, vendete i vostri prodotti anche in altri Paesi?
Abbiamo distributori in tutta Europa e un e-shop per la vendita online. Il nostro liquido al Cbd Ambrosia va in tutta Europa e negli Usa registrando volumi di vendita abbastanza significativi.

Avete in cantiere nuove produzioni?
Schermata 06-2457569 alle 14.07.33A settembre speriamo di uscire con nuovo catalogo che prevede una rivisitazione dei gusti di Ambrosia ora disponibile all’aroma di cannabis, pesca o tabacco. Enecta pone particolare attenzione all’aroma cannabis che è quello che ci contraddistingue. Proporremo nuove combinazioni di diversi tipi di cannabis, un nuovo prodotto per vaporizzazione, oltre agli oli per ingestione. Tutto made in Italy e certificato.

Credete in un futuro terapeutico per il vaping?
Assolutamente sì. Il vaping ha proprietà di somministrare una sostanza molto velocemente e il rilascio può essere modulato con gli hardware appositi. Questo lo rende strumento idoneo per la somministrazione.

Solo per il cbd o anche per altri principi attivi?
Posso immaginare un futuro anche per i principi attivi estratti da altre piante con proprietà curative.

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