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di Stefano Caliciuri
La Grecia è il Paese europeo con il più elevato numero di fumatori: 38 per cento della popolazione. Nonostante questo il governo sta per recepire la Direttiva europea sul tabacco nella maniera più restrittiva possibile. Divieto di vaping nei luoghi pubblici, divieto di vendita online, tassazione sui prodotti legati alla sigaretta elettronica. Se l’ipotesi, come sembra, andrà in porto, si potrà dire con quasi certezza che il settore del fumo elettronico in Grecia sia quasi destinato a scomparire. “Grandi suggeritori” dell’ipotesi di recepimento sono state le lobby del tabacco, potendo contare sulla mancanza di interlocutori avversi e alternativi, ovvero le associazioni di categoria del vaping.
Konstantinos Farsalinos, che insieme all’italiano Riccardo Polosa rappresentano l’eccellenza medico-sanitaria e di ricerca sul vaping, si è fatto da promotore di una iniziativa destinata ad aggregare quanti più consumatori e produttori del vaping possibili. Secondo il medico greco, soltanto con una rappresentanza forte e coesa si potranno conquistare diritti che altrimenti verrebbero negati dal recepimento greco. Contattato da Sigmagazine, Farsalinos spiega che sta facendo di tutto per creare un aggregato di consumatori che possa essere ascoltanto in seno alle istituzioni: “Penso – è il commento del luminare greco – che i consumatori abbiano una voce molto forte e abbiano anche il diritto fondamentale di proteggere la propria salute. La proposta legislativa greca impedisce loro di utilizzare un prodotto molto meno dannoso per proteggersi dai danni alla salute del fumo. I consumatori dovrebbero essere ascoltati, coinvolti nel dibattito e dovrebbero difendere la loro salute“.