© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
di Stefano Caliciuri
Vapitaly 2016, uno strabiliante successo che però ha lasciato anche una coda polemica. Prendendo spunto da quanto abbiamo auspicato su Sigmagazine su possibili migliorìe per la prossima edizione, il presidente di Vapitaly Mosè Giacomello interviene in prima persona nel dibattito rispondendo punto per punto alle criticità emerse nei giorni scorsi. E anticipando una importante novità.
Come è possibile che, dopo quattro mesi di battage mediatico e di annunci, ci sia stato ancora qualcuno che non sapeva che l’accesso al padiglione era vietato ai minori e agli animali?
Nei due mesi precedenti la fiera, quattro persone si sono alternate quotidianamente nel rispondere alle mail ed ai messaggi sui social dei visitatori. Ebbene: la stragrande maggioranza delle domande riguardavano proprio il permesso di far entrare minori o animali, malgrado il divieto fosse scritto chiaramente su web, su social e perfino sul pass d’ingresso. Sapendo che tutte le fiere di vaping a livello mondiale sono vietate ai minori di 18 anni, in alcuni stati americani ai minori di 21 anni, ci siamo confrontati con gli organizzatori di altri eventi. Nessuno di loro ha mai riscontrato questa insistenza nel voler violare questa regola comune. Anzi, si sono mostrati stupiti di quanto stava accadendo in Italia.
Probabilmente qualche minorenne può esser ruscito ad entrare, passando inosservato alla sorveglianza. E per quanto riguarda gli animali?
Qualcuno ci ha provato. Si sarà ad esempio sentita orgogliosa la signora che è riuscita ad entrare in fiera nascondendo il suo chihuahua dentro la borsa. Mi chiedo se questo è veramente voler bene agli animali oppure semplicemente sfoggiarli come fossero una pelliccia di visone.
Le maggiori lamentele hanno riguardato la qualità del cibo in vendita nei punti ristoro in galleria.
Indubbiamente la parte più carente dell’evento e che stiamo già pensando di stravolgere completamente per la prossima edizione.
E cosa risponde a chi sostiene che all’interno del padiglione facesse troppo caldo?
Malgrado le lamentele, il sistema di climatizzazione era al massimo. Purtroppo la necessità di tenere aperti i portoni per far fluire il vapore all’esterno, ne ha parzialmente vanificato l’effetto.
Veniamo ora alla questione che ha letteralmente diviso le opinioni dei visitatori e degli espositori: il volume della musica.
Su questo argomento si sono scatenate molte polemiche e sarebbe fin troppo facile rispondere con i risultati ed il numero di visitatori. Come lei stesso ha evidenziato, gli stessi espositori sono divisi tra chi ha apprezzato e chi ha fin troppo sofferto dei livelli sonori. Ma il mondo del vaping è molto variegato e diverso per poterlo rappresentare tutto all’interno di un singolo evento. Conciliare tutte le esigenze diventa veramente difficile e dovremo, con il tempo, affinare meglio i meccanismi di intrattenimento. Vorrei però ricordare il valore nell’avere con noi le nuove generazioni. Non tanto come “conversione” di massa di una intera generazione, ma per la loro capacità di rendere socialmente accettabile, e quindi sdoganare, il vaping. E’ quindi fondamentale creare spazi anche per queste generazioni con i loro fenomeni e mode che possono durare pochi mesi (o pochi anni) ma che contribuiscono indubbiamente alla diffusione della cultura del vaping.
Mettendo sulla bilancia critiche e lodi, cosa le rimane di questa edizione del Vapitaly?
Non posso però che essere estremamente soddisfatto per i risultati ottenuti. Avevamo il compito di far vedere alle aziende del settore ed anche alla classe politica che il mondo del vaping in Italia è più vivo che mai. Che non è costituito da qualche centinaio di persone ma siamo molti di più. Che vale la pena investire in Italia e nei vapers italiani anche se nelle loro fatture di esportazione c’è scritto “Slovenia” (e ritengono, erroneamente, che in Italia il vaping sia quasi inesistente). Abbiamo sicuramente costruito un evento che è tra i primi posti, se non al primo posto, tra gli eventi europei. Inizieremo da subito a lavorare per portare ancor più prodotti ed ancor più marchi ai vaper italiani. Ringrazio anche l’Istituto Superiore di Sanità per aver ufficializzato l’enorme crescita che il vaping sta avendo in Italia. Sta ora a tutti noi farlo crescere bene e con la massima qualità possibile.
Conosce già la data per la prossima edizione?
Se si riferisce alla prossima edizione del Vapitaly di Verona posso dire con certezza che si terrà il 20 maggio 2017. Però, ripeto, quello di Verona. Lo dico perché potrebbero esserci novità e sorprese già dal prossimo autunno. Vedremo…