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di Stefano Caliciuri
Il partito comunista è fuori moda? Non riesce a risvegliare le passioni sopite delle nuove generazioni? E allora bisogna rinfrescare l’immagine, attualizzare i modelli e i miti vestendoli con gli strumenti della contemporaneità. L’idea arriva direttamente dalla Madre Russia dove il locale (globale) partito comunista sta per affrontare il rinnovo della Duma. La campagna elettorale è partita con largo anticipo ma i vertici del partito, temendo che le sirene occidentali possano attrarre i giovani, ha affidato la campagna di comunicazione all’artista Igor Petrygin-Rodionov, una sorta di Andy Warhol del Ventunesimo secolo.
Sulle maggiori arterie di Mosca e San Pietroburgo ecco comparirire giganteschi manifesti che ritraggono un giovane Lenin in jeans e maglietta e un Marx anziano ma in stile Fonzie con chiodo e abbigliamento casual. Tra loro una fanciulla con occhiali da sole in testa, alla pura maniera occidentale. La vera novità è presente nel manifesto che ritrae Stalin. Volto in bianco e nero in cui emerge una sigaretta elettronica, per l’esattezza una Cuboid, ovviamente prodotto Top dei “compagni cinesi”. Segno dei tempi. Già da qualche tempo, è utile ricordare, comparvero nella metropolitana di Mosca manifesti che ritraevano Obama con una sigaretta tradizionale, associando il messaggio ad un’idea di morte. Chissà se la campagna servirà davvero all’idea politica del comunismo russo, certamente è un bel segnale per l’intero mondo del vaping. Il mercato russo è il quinto al mondo come consumatori. Mancano però grandi aziende. Che sia la spinta giusta?