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di Beatrice Mauri
Ai Democratici non piace la sigaretta elettronica. O almeno così si potrebbe dedurre leggendo la lista degli oggetti banditi alla Convention democratica che aprirà oggi i battenti a Philadelphia. Nell’importante cerimonia che sancirà ufficialmente l’investitura di Hillary Clinton come candidato del partito alla corsa per la Casa Bianca, il regolamento di sicurezza proibisce espressamente di portare, fra l’altro, bastoni per i selfie, droni, esplosivi, armi di qualsiasi tipo e sigarette elettroniche. Non è certo una bella compagnia per uno strumento che serve a liberarsi da una abitudine dannosa, quella del fumo, ma tant’è. I vapers sostenitori del candidato democratico a Philadelphia dovranno praticare l’astinenza o, in alternativa, trovare un angolo nascosto dove tornare alle vecchie, pericolose bionde. Che si possono portare con sé.
Le cose erano andate diversamente alla Convention Repubblicana tenutasi la scorsa settimana a Cleveland? Solo apparentemente. Nel regolamento della sicurezza fra gli oggetti proibiti non compariva la sigaretta elettronica, che dunque i convenuti potevano tranquillamente portare con sé. Peccato però che l’evento che ha incoronato Donald Trump come candidato alla presidenza si svolgesse nella Quick Loans Arena, una struttura interamente “smoke-free”. E, come si legge sul sito dell’Arena, il divieto di fumo è esteso alle sigarette elettroniche. E questa equiparazione forse è anche più grave del divieto in vigore alla Convention democratica. Il timore è che, chiunque vinca le elezioni presidenziali del prossimo novembre, i vapers americani non avranno vita facile.