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Vapitaly e Vaper Expo, autunno caldo tra Roma e Torino

Annunciati due festival del vaping nell'arco di dieci giorni. I vapers divisi tra chi sostiene la legittimità e l'autonomia nella scelta delle date e chi invece condanna la prossimità degli eventi.

di Stefano Caliciuri

Polemica a colpi di post, commenti ed emoticon. I social network e le pagine dedicate al vaping in queste ore sono alimentate dalla polemica nata in seguito all’annuncio di un neonato festival del vaping a Roma. Il casus belli riguarda la data: 22 ottobre, ovvero un paio di settimane prima dell’annunciato Vaper Expo di Torino. Tra chi sostiene che non possano coesistere due eventi a così breve distanza temporale e chi invece pensa che 700 chilometri di distanza siano più che sufficienti per giustificarne l’organizzazione, le due fazioni non hanno trovato un punto di incontro.
La polemica, però, parte da lontano. Inizia cioè alla fine dello scorso anno quando, tra la sorpresa generale, venne annunciata l’idea di organizzare una fiera del vaping a Torino rientrante nel circuito dei Vaper Expo europei. Una sorta di spettacolo itinerante che nel tempo ha toccato varie città del continente. Inizialmente era stata diffusa una data prossima alla seconda edizione del Vapitaly (fine maggio). Per evitare concomitanze e confronti, gli organizzatori avevano deciso di spostare la data della rassegna alla fine di novembre. L’annuncio era stato dato direttamente sul sito dell’organizzazione: “Visto l’entusiasmo e il riscontro che vapers e produttori hanno dimostrato nei confronti di un evento festoso e aggregativo come il Vaper Expo Tour, abbiamo deciso di spostare l’evento al prossimo mese di Novembre. Vogliamo dare la possibilità alle migliaia di vapers di poter godere appieno della festa, senza dover trovarsi nella situazione di dover scegliere tra due eventi simili posti a pochi giorni di distanza. Siamo certi che la decisione, condivisa anche con gli organizzatori di Vapitaly, verrà interpretata esattamente per quella che è“. Il riferimento al Vapitaly, la prima fiera organizzata sul territorio nazionale e dimostratasi la più visitata d’Europa, è evidente. Dopo mesi di silenzio, è stata diffusa la nuova data del Vaper Expo Tour: dal pomeriggio del 5 novembre alla sera del 7 novembre. Non c’è certezza però sulla location, sebbene inizialmente fosse stato annunciato il Palaolimpico di Italia ’61, poi diventato Lingotto Fiere. Attualmente sulla pagina social dell’organizzazione si legge che la location è a Moncalieri, cittadina della cintura torinese. In questa situazione è giunto a sorpresa l’annuncio dell’organizzione di un evento spin off di Vapitaly, denominato Vapitaly City Fest. Nelle intenzioni degli organizzatori vi è la possibilità di rendere l’evento itinerante attraverso le principali città d’Italia, pur mantenendo come fiera principale quella veronese di maggio. Feste all’aperto e su strada per rendere il vaping un momento di aggregazione e di partecipazione condivisa, ponendo il marketing del settore intero in posizione di rilievo rispetto al business delle singole aziende. A scatenare le polemiche è la data del Vapitaly City Fest: 22 e 23 ottobre. Tra chi sostiene che non ci sia stato “rispetto verso competitor dello stesso settore” e chi invece sostiene che “c’è spazio per tutti e poi al limite saranno le aziende a scegliere dove andare” e chi ancora ha evidenziato che “a Parigi a settembre ci sono due fiere in dieci giorni“, la polemica sta ancora continuando sulle pagine social.
Roma e Torino; Torino e Roma. Un dualismo che va avanti da sempre. Dall’Unità d’Italia concepita sotto le Alpi, al trasferimento della capitale all’ombra del Colosseo. Dalla seriosità pedemontana, alla genuinità romanesca. Dalla nebbia padana, al sole del litorale. Piemontesi e romani spesso si sono incontrati ma non si sono mai amati. Troppo distanti, geograficamente ma anche culturalmente. E queste diversità si stanno scontrando metaforicamente anche nel vaping, nella scelta delle città da elevare a “capitale autunnale dello svapo”. Ad oggi, però, si stanno commentando e confrontando soltanto due idee, due ipotesi. Nè a Roma, nè a Torino è ancora accaduto nulla. Per adesso l’unica capitale del vaping, per onore e merito, è Verona.

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