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“La scienza deve garantire un’informazione corretta e imparziale”

Marcus Munafò, professore di Psicologia biologica all’Università di Bristol conduce ricerche per sondare i meccanismi comportamentali e neurobiologici della dipendenza da tabacco e alcool. Molto impegnato sul fronte della lotta al tabacco definisce la sigaretta elettronica “una delle più grandi opportunità per migliorare la salute pubblica degli ultimi cinquant’anni”.

Professore di Psicologia biologica all’Università di Bristol, Marcus Munafò conduce ricerche per sondare i meccanismi comportamentali e neurobiologici della dipendenza da tabacco e alcool. In parole povere, si occupa delle dipendenze nel suo complesso, prendendo in esame tutti gli aspetti di un fenomeno estremamente sfaccettato. Molto impegnato sul fronte della lotta al tabacco, Munafò sostiene la sigaretta elettronica come strumento importante per la riduzione del danno, arrivando a definirla “una delle più grandi opportunità per migliorare la salute pubblica degli ultimi cinquant’anni”.

In qualità di esperto di comportamento delle dipendenze ha aderito al nuovo Comitato scientifico internazionale sulla sigaretta elettronica. Quali sono gli scopi del comitato e quale sarà il suo personale contributo?
Il comitato è stato fondato per promuovere e diffondere un’informazione corretta e imparziale sulla sigaretta elettronica sulla base delle prove scientifiche attualmente disponibili. Io fornirò un apporto scientifico, visto che mi occupo di dipendenza dal tabacco in generale e ho in corso un programma di ricerca sui possibili danni delle sigarette elettroniche. Essendo direttore della rivista Nicotine & Tabacco Research potrò inoltre aiutare a diffondere in maniera chiara e imparziale i risultati di ricerche scientifiche di alta qualità.

Cosa la spinge a sostenere così tanto la sigaretta elettronica?
Non sono un fanatico dell’ecig. Semplicemente riconosco che è uno strumento che ha il potenziale per aiutare molti fumatori a passare ad una forma alternativa di assunzione di nicotina che è molto meno dannosa delle sigarette convenzionali.

L’aspetto comportamentale è importante nella lotta alle dipendenze?
Lo è certamente e può in parte spiegare l’appeal della sigaretta elettronica, che sostituisce alcune caratteristiche comportamentali del fumo, al contrario di altri trattamenti esistenti come le terapie sostitutive a base di nicotina o la vareniclina.

Le dipendenze sono sempre qualcosa da combattere?
La questione se la dipendenza di per sé, in assenza di qualsiasi altro danno, rappresenti un problema è molto interessante. Molte persone hanno bisogno di prendere un caffè prima di sentirsi pronti a funzionare a dovere, ma poiché il caffè non ha conseguenze importanti sulla salute, non lo riteniamo un problema.

munafo2Ha descritto la sigaretta elettronica come “una delle più grandi opportunità per migliorare la salute pubblica degli ultimi cinquant’anni”. In che modo lo è?
Sappiamo che è molto probabile che le sigarette elettroniche siano molto meno dannose del tabacco. E anche se è improbabile che siano innocue, possiamo essere sicuri che i fumatori che passano al vaping ridurranno drasticamente i rischi di andare incontro a una vasta gamma di danni alla salute.

Tuttavia la comunità scientifica è profondamente divisa sulle sigarette elettroniche e i loro effetti, con il risultato di confondere il pubblico. Come spiega opinioni così contrastanti?
Parte della comunità scientifica ha delle preoccupazioni comprensibili. Teme che i minori possano iniziare ad usare l’ecig e arrivare a fumare, o che questo possa consentire all’industria del tabacco di continuare a vendere i suoi prodotti. Vogliamo tutti ridurre i danni dell’uso del tabacco, ma abbiamo opinioni diverse su quanto la sigaretta elettronica rappresenti uno sviluppo positivo. Questo disaccordo si riflette in un dibattito spesso appassionato e dobbiamo fare attenzione che le nostre discussioni siano sempre positive e costruttive.

Dal nostro punto di vista il Regno Unito sembra aver ben accolto la sigaretta elettronica. Il Royal College of Physicians ha preso posizione in suo favore e l’ecig può essere fornita anche dal Sistema sanitario nazionale. È una sensazione corretta?
Molti importanti gruppi come Public Health England, il Royal College of Physician e Cancer Reasearch Uk vogliono includere una componente di riduzione del danno nella strategia nazionale per il controllo del tabacco e considerano la sigaretta elettronica parte di questa componente.

Cosa si può fare di meglio in Gran Bretagna e negli altri paesi a livello scientifico e politico?
La cosa più importante è che gli scienziati continuino a lavorare per capire meglio i possibili danni delle sigarette elettroniche e quanto queste possono aiutare i fumatori a smettere di fumare. I governi dovrebbero fare riferimento a prove scientifiche con alti criteri qualitativi quando formulano le loro leggi.

L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea cambierà qualcosa per la sigaretta elettronica?
È molto difficile preverderlo, ma la Direttiva sui prodotti del tabacco è già stata trasformata in legge ed è improbabile che venga abrogata quando lasceremo l’Ue. Sotto questo aspetto ritengo che l’impatto sarà minimo, almeno nel breve e medio termine.

Crede che in futuro il vaping sostituirà definitivamente il fumo?
Anche questa è una previsione molto difficile. Certamente sarei molto contento se tutti gli attuali fumatori, o la maggior parte di essi, passassero al vaping. Non consiglierei, però ai minori o a chi non ha mai fumato di iniziare a svapare.

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