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Vaping, musica e street food: la formula vincente del City Fest

Due giorni di vaping, musica, intrattenimento e buon cibo. La prima edizione del City Fest organizzato da Vapitaly a Roma è andato oltre le aspettative della vigilia.

di Barbara Mennitti

Oltre cinquemila visitatori, più di cento marchi in esposizione, diciassette ore intense dedicate al vaping, ma anche allo street food di qualità e all’intrattenimento. Sono questi i numeri dell’evento a cura di Vapitaly che lo scorso fine settimana ha abbandonato per la prima volta la sede ufficiale di Verona Fiere ed è scesa in strada per una fiera destinata soprattutto – ma non solo – al pubblico dei vapers. E non poteva che essere Roma la sede ideale per accogliere il primo City Fest organizzato all’aperto. Il villaggio del vaping è stato allestito all’interno della Città dell’Altra Economia a Testaccio e anche la scelta del luogo non è apparsa casuale per un settore che punta al riconoscimento della sua alterità: altro dal fumo, altro dal vizio, altro dalle dipendenze dannose. Anche il clima ha sorriso al vaping e chi aveva puntato sulle famose “ottobrate romane” non è rimasto deluso. La capitale ha mostrato la sua faccia più mite e un caldo sole ha accompagnato visitatori e addetti ai lavori per gran parte della kermesse.
L’allestimento all’aperto ha permesso agli organizzatori di consentire l’ingresso ai minori accompagnati e agli animali, che invece erano stati esclusi dalle fiere veronesi. Una misura che ha dato modo di vedere una faccia inconsueta del vaping. Ad aggirarsi fra gli stand, infatti, per la prima volta si sono visti, accanto ai modders accaniti e ai tubi da trenta centimetri, giovani famiglie con i passeggini, adolescenti accompagnati da mamma e papà, signore con piccole box eleganti nella mano destra e il cagnolino al guinzaglio nella sinistra. Un pubblico appassionato e interessato che a volte non si mostra nella grandi manifestazioni.
Sebbene si trattasse di un evento più raccolto rispetto agli appuntamenti veronesi, l’offerta degli espositori era comunque ampia. Presenti i maggiori distributori che a loro volta ospitavano diversi marchi: da Us Vaping a Ribilio, a Vapeitalia, Vapexpress Italia e Amico Svapo tutti avevano in prova una buona scelta di liquidi e di hardware. Molti, poi, gli stand che hanno puntato su trovate innovative per attirare l’attenzione dei visitatori. Dea ha ospitato un ritrattista che in pochi minuti regalava ai visitatori un ricordo personalizzato dell’evento; Esigitaly – Power Clouding ha proposto le box con la propria immagine stampata in 3D, mentre Smo-king ha allestito un’area relax con tanto di ombrelloni e prato sintetico. Area relax anche per Vaporart e i sei marchi del gruppo, che hanno approfittato del palcoscenico romano per presentarsi tutti insieme per la prima volta. Tra gli stranieri da segnalare la presenza di AlfaLiquid, Blaq, Dinner Lady, Glas, Cheap Thrills.
Al centro del villaggio un’area intrattenimento con dj a disposizione delle aziende. In molti si sono alternati sul palco. Si è andati dall’ormai collaudatissimo duo formato da Roberto Aimasso di Puff e Paolo Noise dello Zoo di 105 che hanno organizzato gare di clouding a premi, al raffinato spettacolo di burlesque offerto dal Vaporificio. Esigitaly – Power Clouding, invece, si è affidato ai cerchi di fumo dei trickers e alla bella esibizione live della cantante Federica Francia, figlia di Fortunato, produttore della linea Art e Science. Il tutto inframmezzato da lanci di gadgets da parte delle aziende presenti. A completare l’offerta del City Fest lo street food di alta qualità: due stand per la birra, uno per il vino e quattro per il cibo.
Insomma, come dichiara Mosè Giacomello, presidente di Vapitaly: “È stata una bellissima esperienza, con un pubblico stupendo e in una città fantastica. Noi siamo molto soddisfatti e abbiamo fatto numeri che sono andati oltre le nostre aspettative”. E poi aggiunge: “Questo ci spingerà a pensare seriamente a nuovi sviluppi del format City Fest”.

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