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di Stefano Caliciuri
Qualcuno l’ha definita la trasmissione più trash dell’anno, qualcun altro addirittura del decennio. Di certo l’edizione Vip del Grande Fratello 2016 non verrà ricordata per momenti di grande televisione. Finché si parla di spettacolo o intrattenimento tutto può essere aleatorio e giustificabile, anche mandare in prima serata litigi e docce gelate in costume da bagno. Ma quando si veicolano messaggi diseducativi e lesivi della salute pubblica allora forse bisogna fare un passo indietro.
Come si può giudicare il comportamento di cinque Vip (o comunque personaggi noti agli amanti del gossip e delle vicissitudini modaiole) seduti attorno ad un tavolo che contemporaneamente accendono una sigaretta e fumano osservati da milioni di persone? La sigaretta elettronica è messa sotto accusa perché attraverso la gestualità indurrebbe i più giovani al fumo. Come definire allora il comportamento di chi viene presentato come Vip e le cui “gesta” all’interno della casa vengono viste da centinaia di migliaia di ragazzini? Il Ministero della Salute dovrebbe intervenire al più presto e vietare il consumo di tabacco all’interno della Casa (cosa già fatta) ma anche all’esterno. In questo caso non è importante se si fuma all’aria aperta o meno, il problema è il rischio di indurre all’emulazione gli spettatori, soprattutto i più giovani. Nei giorni scorsi, anche grazie alle lamentele di numerosi telespettatori, la produzione del Grande Fratello ha stabilito che gli inquilini possano fumare “dalle 16 in poi”. Guarda caso proprio nella fascia orario di maggior ascolto, compresa la prima serata televisiva.
In Inghilterra e in Francia si sta tenendo il Mese contro il Tabacco. I governi hanno realizzato campagne di sensibilizzazione pubbliche, manifestazioni nelle piazze, comunicazioni ad hoc contro il consumo di tabacco e delle sigarette. E in Italia? Fumatori Vip in diretta televisiva… Se il Governo in generale, e il Ministero della Salute in particolare, volessero davvero dimostrare di non avere alcun timore reverenziale nei confronti di Big Tobacco dovrebbero immediatamente imporre il divieto di fumo in tutte le aree riprese dalle telecamere del Grande Fratello. Non soltanto perché normalizza il fumo (non è questo uno dei motivi della guerra alla ecig?) ma soprattutto perché pubblicizza – con testimonial annessi – le sigarette. E in Italia è vietato. Punto.