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di Stefano Caliciuri
Anche le farmacie si adeguano alla Tpd. Il presidente di Federfarma Annarosa Racca e il segretario Alfonso Misasi hanno spedito una circolare alle associazioni provinciali e alle Unioni regionali per invitare tutti i farmacisti a fare attenzione sulle date di produzione dei prodotti del vaping da loro commercializzati al fine di non incorrente in “consistenti sanzioni”.
“Informatevi presso il vostro rivenditore”: con queste parole i vertici di Federfarma ammoniscono i farmacisti a non sottovalutare le scadenze previste dalla normativa di legge, facendo particolare attenzione alla data di produzione impressa sulla confezione. Se antecedente il 20 novembre 2017 si può vendere sino al 19 maggio 2017, anche se non in linea con la Tpd. Tutti i liquidi di ricarica prodotti dopo il 20 novembre non potranno essere confezionati in flaconi superiori i 10 millilitri e la concentrazione di nicotina non potrà essere superiore i 20 milligrammi per millilitro. Tra le altre disposizioni segnalate anche le confezioni a prova di bambino e di manomissione, la purezza e la sicurezza degli ingredienti utilizzati, i requisiti di sicurezza e qualità dei contenitori di liquido di ricarica e le avvertenze obbligatorie da scrivere sulle confezioni unitarie e sull’imballaggio.
Federfarma avverte che le sanzioni vanno da un minimo di 500 ad un massimo di 5mila euro.